Incredibile, dopo 30 anni Microsoft rilascia un pulitore del registro di sistema Windows

Microsoft ha introdotto in PC Manager una funzione di disinstallazione profonda che rimuove file residui e chiavi del registro di sistema ormai obsolete.

Quando si parla di pulizia del registro di sistema di Windows, è necessario usare estrema cautela. Molte utilità software che sostengono di migliorare le prestazioni del sistema eliminando chiavi obsolete sortiscono risultati spesso trascurabili e, nei casi peggiori, sono causa di instabilità sul sistema in uso. Presentando una versione aggiornata del suo Microsoft PC Manager, applicazione gratuita sviluppata per ottimizzare le prestazioni dei PC Windows, l’azienda di Redmond ha però introdotto quello che a tutti gli effetti è un vero e proprio pulitore del registro di sistema.

Come funziona la disinstallazione profonda di PC Manager: fa pulizia anche nel registro di sistema

PC Manager 3.16 e versioni seguenti includono il modulo Deep uninstall (Disinstallazione profonda), accessibile cliccando sull’icona Apps nella colonna di sinistra dell’interfaccia.

La nuova funzionalità segna un cambiamento significativo, considerata la tradizionale cautela di Microsoft nel raccomandare o fornire strumenti per la modifica diretta del registro di Windows. PC Manager, descritta come un’applicazione ufficiale Microsoft per l’ottimizzazione, il potenziamento e la pulizia del PC, è ora in grado di offrire agli utenti uno strumento che permette non solo di disinstallare le applicazioni dai sistemi Windows ma anche di rimuovere file residui e, appunto, fare pulizia all’interno del registro.

Mentre programmi di terze parti come Install Monitor, Revo Uninstaller e Soft Organizer effettuano un monitoraggio a priori e a posteriori ovvero prima e dopo l’installazione di un programma Windows, PC Manager lavora soltanto a posteriori cercando di individuare file ed elementi del registro di sistema che fossero permasti dopo la rimozione di un’applicazione.

Se l’obiettivo di Deep uninstall è quello di riconoscere file e voci di registro orfani, va detto che dopo la disinstallazione di un’applicazione usando lo strumento integrato in PC Manager, qualche residuo rimane comunque sul sistema. È facile verificarlo avvalendosi di utilità come Bulk Crap Uninstaller (una delle migliori in assoluto) e BleachBit.

C’è da dire, però, che PC Manager vuole essere semplice da usare: non pone domande agli utenti e preferisce usare un approccio assolutamente accorto evitando la rimozione di qualunque informazione potenzialmente ancora utile.

Pulizia registro sistema PC Manager

La pulizia di PC Manager non è adatta per gli utenti più esperti

La vera notizia sta nel fatto che Microsoft sembra riconoscere l’utilità della rimozione dei file orfani nonché delle chiavi e dei valori del registro di sistema correlati ad applicazioni ormai eliminate dal sistema. Per una pulizia più profonda, la funzione Deep uninstall non è probabilmente la più consigliata per gli utenti esperti che in Bulk Crap Uninstaller (BCU) possono continuare a trovare un partner eccellente.

Disinstallazione applicazioni Windows con PC Manager

BCU e strumenti simili, tuttavia, vanno utilizzati adottando tutte le precauzioni del caso. In particolare, BCU offre un maggiore controllo sul processo di rimozione dei residui, consentendo all’utente di selezionare specificamente file, cartelle e voci di registro da eliminare, fornendo anche un “livello di confidenza” per aiutare nella decisione.

PC Manager, come tanti altri software similari, incontra difficoltà nel rimuovere completamente i residui quando il nome dell’azienda sviluppatrice del software o altri identificativi non corrispondono esattamente al nome dell’applicazione. In tali scenari, un disinstallatore potrebbe non identificare e rimuovere cartelle o voci di registro pertinenti. Un software come BCU consente la selezione manuale dei residui offrendo un vantaggio concreto per i soli utenti che hanno una certa familiarità con i file e le voci di registro utilizzati dal software disinstallato.

Nelle impostazioni (Settings) di PC Manager c’è anche un’opzione (abilitata di default) che avvisa l’utente allorquando, a valle di una disinstallazione, fossero permasti dei residui.

Residui disinstallazione applicazioni Windows

Usare la virtualizzazione per evitare di appesantire il sistema

Per evitare di dover ricorrere a strumenti come BCU, BleachBit o PC Manager, l’approccio migliore è sempre astenersi dall’installare sul sistema in uso applicazioni per finalità di test o programmi che non si è certi di utilizzare. Test ed esperimenti possono essere effettuati usando macchine virtuali: tutte le edizioni di Windows (tranne la Home) integrano Hyper-V che può essere installato gratis. Con un semplice trucco si può usare Hyper-V anche su Windows Home.

Tra i tool integrati nel sistema operativo Microsoft, c’è poi Windows Sandbox che permette di avvalersi di un ambiente isolato dal resto della macchina per provare programmi e script. Una volta terminato il lavoro, basta chiudere la sandbox e tutte le modifiche sul sistema saranno automaticamente annullate.

Ci sono poi le soluzioni per la virtualizzazione di terze parti, sia aperte che proprietarie. Citiamo ad esempio VirtualBox, VMware, Parallels Desktop e QEMU.

Come provare PC Manager e la pulizia del registro di sistema in anteprima

Per scaricare PC Manager in anteprima, è possibile puntare il browser su questa pagina quindi scegliere ProductID dal primo menu a tendina, digitare 9pm860492szd nel campo centrale e scegliere Slow dal terzo menu a tendina. La versione di PC Manager pubblicata sul Microsoft Store è infatti ancora quella vecchia (almeno nel momento in cui scriviamo).

Facendo clic sul pulsante con il segno di spunta ✔, si deve individuare il file chiamato Microsoft.MicrosoftPCManager_3.16.x.x_neutral_~_8wekyb3d8bbwe.msixbundle. Tale file deve avere una dimensione superiore a 84 MB.

A questo punto si deve cliccare con il tasto destro del mouse sul link al file .msixbundle, quindi scegliere Copia indirizzo link. Si ottiene un URL HTTP che inizia con
tlu.dl.delivery.mp.microsoft.com, a conferma il download è effettuato dai server ufficiali Microsoft.

Per effettuare il download di PC Manager, premere Windows+R, digitare cmd quindi usare il comando seguente:

curl -o PCManager.msixbundle "URL_COPIATO_NEGLI_APPUNTI"

Download Microsoft PC Manager

Al posto di URL_COPIATO_NEGLI_APPUNTI va specificato l’URL HTTP che inizia con tlu.dl.delivery.mp.microsoft.com, rilevato in precedenza (assicurarsi di mantenere le virgolette).

Per avviare l’installazione di PC Manager, è sufficiente a questo punto digitare PCManager.msixbundle e premere Invio.

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