In pochi abbandonano Windows 7: l'affezione è addirittura maggiore rispetto a XP

Il ritmo con cui gli utenti lasciano Windows 7 per passare a Windows 10 è addirittura inferiore rispetto a quello che si era registrato nel caso del passaggio da Windows XP a Vista e soprattutto a Windows 7. Il sistema operativo verrà ritirato a gennaio 2020, a meno di una proroga da parte di Microsoft.

Secondo gli analisti starebbe per riproporsi lo scenario vissuto con Windows XP: professionisti e aziende non hanno per il momento intenzione di abbandonare Windows 7, sistema operativo che Microsoft accantonerà il 14 gennaio 2020 astendendosi anche dal rilascio di qualunque tipo di aggiornamento, compresi quelli di sicurezza.

Esaminando i dati di NetApplications, ad agosto 2017 Windows 7 conservava una share del 48,4%, una percentuale che è rimasta sostanzialmente invariata da aprile 2016.


Prendendo in considerazione solamente i sistemi operativi Microsoft, Windows 7 è attualmente adoperato dal 53,4% degli utenti. A distanza di 28 mesi dal suo “fine vita”, la quota di utenti che impiegano Windows 7 appare ancora più elevata rispetto a coloro che – nella stessa finestra temporale – usavano Windows XP (50,4%).

Nel caso di Windows XP, Microsoft fece una storica eccezione estendendo il periodo di supporto fino ad aprile 2014. In tanti si chiedono, a questo punto, se una decisione del genere non possa essere adottata anche nel caso di Windows 7.
È vero che, da un lato, Microsoft ha tutto l’interesse di concentrare le risorse su Windows 10, sistema operativo col quale è stato introdotto un meccanismo di aggiornamento “inedito”: i feature update rilasciati due volte l’anno – a marzo e settembre – di fatto permettono alla società di Redmond di modificare completamente il funzionamento del sistema operativo e farlo via a via evolvere.
Dall’altro, però, se la quota di utenti di Windows 7 fosse davvero rilevante a distanza di pochi mesi dall’abbandono del sistema operativo, non è escluso che possa esservi una “proroga”.

Professionisti e aziende rappresentano una fetta di utenza troppo importante che non può essere scontentata. Per il momento, quindi, Microsoft tace sul punto continuando a esortare al passaggio a Windows 10 ma a fine 2019 chissà.

Nell’articolo Aggiornamento Windows: per quanto tempo è possibile farlo, abbiamo riassunto in che modo vengono supportati i sistemi operativi Microsoft, anche server, e consigliato in che modo gestire l’installazione degli aggiornamenti.

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