In Cina i dipendenti pubblici non possono usare iPhone in ufficio

Le continue tensioni che esistono da tempo tra Stati Uniti e Cina risultano oggi ai massimi storici. Più conseguenze ne deriverebbero costantemente, con i Wall Street Journal che ha riportato qualcosa di molto singolare. Stando a quanto emerso dalle ultime indiscrezioni, sembra che ai funzionari delle agenzie del governo centrale cinese sarebbe stato impedito l’utilizzo degli iPhone sul lavoro.

Non solo: i dipendenti avrebbero ricevuto anche il divieto di portare il loro smartphone personale in ufficio qualora fosse un melafonino. In realtà questo nuovo obbligo non comprende solo gli iPhone, ma anche gli altri smartphone di marca straniera. Tale novità è stata introdotta subito dopo il lancio dell’ultimo top di gamma di Huawei, il Mate 60 Pro.

Niente iPhone in ufficio in Cina, come ha influito l’arrivo del Mate 60 Pro

Dopo aver girato gli impedimenti che il governo statunitense gli ha imposto qualche anno fa in merito al software, Huawei avrebbe trovato una soluzione anche per i chip. Il colosso cinese infatti è impossibilitato, oltre che ad utilizzare i servizi di Google, anche a servirsi delle aziende straniere per i suoi processori.

Come fatto con il software, ora anche i chip sarebbero stati prodotti in casa. L’arrivo del nuovo Mate 60 Pro costituisce un punto focale per il divieto degli iPhone negli uffici pubblici; si tratta infatti del primo smartphone di Huawei dopo tre anni ad utilizzare un processore 5G cinese.

Il nuovo Kirin 9000s, prodotto da SMIC, segna dunque la volontà della Cina di provare a ridurre la propria dipendenza dalla tecnologia straniera.

La scelta da parte del governo cinese però non riguarderebbe solo questo nuovo target appena prefissato. Continua a persistere la paura in merito alla sicurezza informatica.

Come negli Stati Uniti dunque i dispositivi Huawei sono stati vietati per paura che contengano delle backdoor in grado di raccogliere dati, anche in Cina è stato fatto lo stesso.