Diversamente da quanto accade sull’App Store di Apple, le varie applicazioni che vengono pubblicate su Google Play, il negozio online destinato agli utenti di Android, non debbono essere manualmente approvate dai tecnici di Google. È proprio per questo motivo che il colosso di Mountain View ha deciso, da tempo, di adottare “Bouncer“, un sistema automatizzato che controlla la presenza di elementi dannosi all’interno delle applicazioni via a via pubblicate su Google Play (vedere l’articolo “Bouncer” va a caccia di malware sull’Android Market).
E se “Bouncer” è stato preso di mira da alcuni ricercatori per dimostrare come un aggressore possa sottrarsi ai controlli effettuati dal meccanismo di scansione automatizzata (vedere Android: ricercatori superano i controlli di Google su Play), adesso Google sembra voler elevare adottare un nuovo scudo contro la minaccia rappresentata dai “malware writer“.
Mettendo da parte le disquisizioni sull’opportunità di installare un antivirus su Android (vedere questi articoli), Google sembra aver rotto gli indugi ed essere intenzionata ad insediare un modulo antimalware sul suo sistema operativo per i device mobili. Di ufficiale non c’è ancora nulla ma la scoperta di Ron Amadeo (Android Police) ha portato alla luce degli indizi estremamente interessanti.
Il file APK di Google Play, in distribuzione in questi giorni agli utenti di Android, contiene alcuni riferimenti che fanno pensare all’imminente lancio di un modulo antivirus. La presenza di alcuni messaggi inequivocabili (“Consenti che Google verifichi le applicazioni installate su questo dispositivo in modo da verificarne eventuali comportamenti pericolosi“; “L’installazione di questa applicazione potrebbe provocare danni al tuo dispositivo“; “Google raccomanda di non installare quest’applicazione“,…) è un’evidente spia di qualche importante novità in arrivo.
Il debutto di uno strumento antimalware integrato direttamente in Android potrebbe essere conseguenza della recente acquisizione di VirusTotal da parte di Google (Google acquisisce il servizio di scansione VirusTotal) e rappresentare un valido strumento per proteggere gli utenti da applicazioni potenzialmente dannose.
Trend Micro a luglio aveva parlato di una possibile “pandemia” sui dispositivi a cuore Android. “Nell’ultimo trimestre abbiamo visto passare da 10.000 a 20.000 il numero delle applicazioni maligne sviluppate appositamente per Android“, si legge nel comunicato della società. Google alza nuovi scudi.