Ilya Sutskever, addio a OpenAI: è stato il cofondatore della compagnia

Il caposcienziato e membro fondatore di OpenAI Ilya Sutskever dice addio alla startup: perché si è dimesso e chi lo sostituirà?
Ilya Sutskever, addio a OpenAI: è stato il cofondatore della compagnia

Un componente storico di OpenAI si appresta a lasciare la celebre startup, punta di diamante del settore dell’Intelligenza Artificiale.

Stiamo parlando di Ilya Sutskever, capo scienziato specializzato nell’IA e cofondatore della stessa compagnia. OpenAI ha annunciato le sue dimissioni attraverso un comunicato stampa.

L’addio di Sutskever non è propriamente un fulmine a ciel sereno. Lo stesso, infatti, negli scorsi mesi aveva avviato l’iniziativa mirata a spingere Sam Altman verso le dimissioni, andando però a fallire nel suo intento. In via ufficiale, però, lo scienziato non ha spiegato in modo chiaro i motivi dell’addio.

L’esperto di IA ha annunciato le dimissioni attraverso un tweet nelle scorse ore, confermando come dopo quasi dieci anni di lavoro abbia sentito la necessità di lasciare la compagnia. Rispetto al suo futuro, Sutskever ha lasciato intuire che non ha di certo intenzione di lasciare la scena. Su X, infatti, lo stesso ha affermato “Sono entusiasta di ciò che verrà dopo, un progetto che è molto significativo per me a livello personale e di cui condividerò i dettagli a tempo debito“.

Ilya Sutskever saluta OpenAI: chi prenderà il suo posto come capo scienziato?

Anche Sam Altman ha utilizzato X per salutare il suo collega. L’amministratore delegato di OpenAI si è detto molto triste, in quanto il collega si è dimostrato una delle più grande menti di questa generazione, oltre che un caro amico.

Ma chi prenderà il posto di Ilya Sutskever? Lo stesso Altman ha rivelato il nome, citando Jakub Pachocki. Stiamo parlando di un ricercatore senior, già facente parte del team di Sutskever.

Questo illustre addio non è il primo di quest’anno tra i membri storici di OpenAI. Un altro fondatore, ovvero Andrej Karpathy, ha di recente lasciato la compagnia. Anche in questo caso, i motivi dell’abbandono sono stati, almeno ufficialmente, legati al desiderio di concentrarsi su progetti personali.

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