Si chiama Sunway TaihuLight, è cinese, ed è il supercomputer più performante al mondo. Capace di elaborare 93 PetaFLOPS ossia eseguire, in un secondo, 93.000.000.000.000.000 di operazioni in virgola mobile, il supercomputer estremo-orientale triplica il precedente record appartenente ad un altro sistema cinese.
Il risultato da guinness è stato certificato nella Top500 aggiornata (vedere questa pagina), una classifica che viene stilata utilizzando benchmark che fanno uso di un sistema denso di equazioni lineari.
Il primo supercomputer statunitense, allo stato attuale, si trova in terza posizione. Capace di “muovere” 17,5 PetaFLOPS, il Titan è in forze presso l’Oak Ridge National Laboratory.
Per trovare il primo supercomputer italiano, bisogna scendere in 22esima posizione. Da circa 3,2 PetaFLOPS, HPC2 è utilizzato nell’industria da ENI S.p.A. per attività di ricerca e produzione.
Il nuovo detentore della leadership assoluta, Sunway TaihuLight, poggia su qualcosa come 10.649.600 cores e può contare, complessivamente, su 1,3 PB di memoria.
Rispetto al secondo in classifica – il Tianhe-2 – usa il triplo di nuclei elaborativi ma consuma meno energia: 15,37 MW anziché 17,8 MW.
E se da più parti si sollevano eccezioni ipotizzando che la Cina possa usare il nuovo supercomputer per attività di ricerca sulle armi nucleari, Pechino parla invece di utilizzi legati allo studio dei cambiamenti climatici, ricerche in campo scientifico, ad esperimenti in campo manifatturiero e all’analisi dei dati.