Apple continua a godere di un vantaggio competitivo rispetto ai rivali. Le ottimizzazioni lato software e la scarsissima frammentazione dei dispositivi appartenenti al “mondo iOS” hanno permesso alla Mela di tenere testa ai prodotti a cuore Android utilizzando hardware complessivamente inferiore. Lo abbiamo evidenziato nell’articolo Meglio iPhone o smartphone Android top di gamma? Non si guardino le specifiche.
Il lancio del nuovo iPad Pro ha suscitato non poca curiosità anche per ciò che concerne il processore su cui si basa, un A10X Fusion con tre core ad elevate prestazioni e altri tre a risparmio energetico.
Nonostante le performance migliorate e la GPU più potente rispetto all’A10 Fusion che “equipaggia” l’iPhone 7, A10X Fusion occupa meno spazio rispetto al predecessore.
Sembrava ovvio che Apple fosse passata a un processo costruttivo a 10 nm affidandosi a TSMC e, adesso, quest’aspetto appare palese.
L’A10 Fusion occupa una superficie di 125 mm2 mentre A10X Fusion si ferma a 96,4 mm2. Un valore nettamente inferiore rispetto ai 143,9 mm2 dell’A9X usato per gli iPad Pro della scorsa generazione.
Il processore A10X Fusion lavora a una frequenza di clock di 2,36 GHz e dispone di una GPU a 12 core, di 8 MB di cache L2 (un bel balzo in avanti rispetto ai 3 MB dell’A9X).