I droni sono piccoli velivoli che possono essere utilizzati per gli scopi più disparati: si tratta di dispositivi radiocomandati che da tempo suscitano l’interesse di fotografi e professionisti dell’immagine perché permettono, con grande semplicità, di scattare foto ed effettuare riprese aeree. I droni possono poi essere utilizzati per operazioni di controllo e monitoraggio di siti importanti o nell’agricoltura, per esaminare campi e terreni.
Dopo l’introduzione dell’assicurazione obbligatoria (Da fine aprile assicurazione obbligatoria per i possessori di droni), tutti coloro che intendono sorvolare, per svago o per scopi professionali, il suolo di terzi dovrà seguire un corso, anche online, per ottenere la certificazione di “dronista”.
L’adempimento, ovviamente, riguarda solo i possessori di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e non di semplici “aeromodelli”, così come definiti dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Per fare un esempio, il famoso quadricottero Parrot AR.DRONE 2.0 non è fra quei modelli di droni che necessitano di certificazione.
HobbyHobby, che importa per l’Italia droni professionali a marchio DJI, Naza e Wookong, è la prima società autorizzata dall’ENAC ad organizzare corsi ufficiali di 16 ore complessive (maggiori informazioni qui). L’obiettivo è appunto quello di formare professionisti in grado di pilotare e gestire senza problemi un drone multirotore anche in condizioni critiche (ad esempio, sorvolo di aree congestionate).
Nella foto a lato, la circuiteria di un drone DJI Phantom.