Windows 8 incassa in giudizio negativo da parte di Jakob Nielsen, uno dei massimi esperti a livello mondiale in termini di usabilità. Sul suo blog, l’esperto di riconosciuta fama internazionale ha espresso tutte le sue riserve su Windows 8 valutandolo come un prodotto ben lungi dal venire incontro alle esigenze degli utenti, siano essi neofiti o smaliziati. La posizione di Nielsen sul sistema operativo che Microsoft ha ufficialmente portato al debuto poco meno di un mese fa è riassunta in due righe che rappresentano il sommario dell’intera analisi: “funzionalità nascoste, ridotta possibilità di scoprirle, affollamento cognitivo dovuto all’impiego di due diversi ambienti di lavoro, liberta d’azione piuttosto limitata da una singola finestra, bassa densità di informazioni“, si legge.
Secondo Nielsen, Windows 8 si è allontanato dalla visione di Bill Gates del sistema operativo introducendo un’interfaccia a piastrelle che nasconderebbe alcune funzionalità di grande interesse per gli utenti. “Avere due interfacce differenti sullo stesso dispositivo è la strada che porta dritta dritta a problemi di usabilità“, sostiene l’esperto danese, classe 1957. “Gli utenti debbono ricordarsi dove andare per accedere a funzionalità specifiche; eseguendo il browser in entrambi gli ambienti, gli utenti vedranno solamente (e potranno accedere) ad un ridotto sottoinsieme di pagine; passare da un’interfaccia all’altra aumenta il costo in termini di interattività nell’utilizzare di funzionalità multiple; i due ambienti di lavoro operano secondo modalità differenti aprendo le porte ad un’esperienza d’uso inconsistente“.
La critica che Nielsen riserva a Windows 8 è piuttosto feroce: c’è un’incongruenza anche nel nome, Windows 8 dovrebbe chiamarsi “Microsoft Window” (senza la “s”) perché con l’interfaccia in stile Windows Store, sulla quale il colosso di Redmond ha scommesso tanto, di fatto permette la visualizzazione di una sola finestra. Se un approccio del genere è senza dubbio interessante sui dispositivi mobili, mal si adatta alle attività di un utente evoluto che esegue almeno una decine di applicazioni simultaneamente con il suo personal computer.
Anche lo stile scelto da Microsoft per l’interfaccia destinata alle applicazioni Windows Store non piace a Nielsen: “è troppo piatto“, sostiene, pur riconoscendo la scelta di un carattere tipografico valido e di combinazioni di colori che facilitano la lettura delle informazioni. “Il nuovo look, però, sacrifica l’usabilità dell’altare della diversità rispetto alle precedenti interfacce utente“.
Un’impostazione simile, inoltre, sarebbe troppo ridotta all’osso: anche su display di dimensioni interessanti, le applicazioni in stile Windows Store proporrebbero poche informazioni. È questa la “bassa densità informativa” di cui parlava Nielsen nel “sommario”. L’esperto fa notare come qualsiasi magazine online, con risoluzioni elevate, riesca a proporre una vasta schiera di informazioni; cosa che invece non accade con le applicazioni concepite per la nuova interfaccia grafica “a piastrelle” di Windows 8.
Nielsen considera l’esperienza d’uso di Windows 8 sui personal computer completamente inadeguata: parla addirittura di “un mostro che terrorizza i poveri lavoratori aziendali e soffoca la loro produttività“. Il danese, però, suggerisce che con alcune modifiche in termini di design, anche “modeste”, si potrebbero migliorare nettamente le cose. “Non sono un fan di Apple o, di contro, un oppositore di Microsoft“, conclude Nielsen. “Non sono né l’uno né l’altro. Sono passato dal mio Macintosh a Windows molti anni fa e sono rimasto molto soddisfatto di Windows 7“. Nielsen, aggiungendo che si terrà ben stretto Windows 7 sperando in tempi migliori con l’arrivo di un futuro Windows 9, ha ricordato di aver pubblicamente apprezzato l’interfaccia “ribbon” lanciata con Office e di aver definito Microsoft Kinect “un eccitante passo in avanti nell’interazione uomo-macchina“.
La bocciatura di Nielsen riguarda ovviamente solo la “materia usabilità” e non prende in considerazione le migliorie di Windows 8 dal punto di vista prestazionale, della sicurezza, delle applicazioni integrate e delle specifiche funzionalità.