Come sappiamo, dopo le recenti pressioni esercitate da Third Point, Intel ha scelto il suo nuovo CEO: Pat Gelsinger, ex dell’azienda di Santa Clara attualmente numero uno di VMware: Da febbraio Bob Swan non sarà più CEO di Intel: chi arriverà al suo posto.
Gelsinger è un veterano di Intel avendovi lavorato per più di trent’anni e sembra che l’amministratore delegato “eletto” abbia iniziato ad assumere decisioni importanti.
Glenn Hinton, ideatore di tante architetture “storiche”, tra le quali spicca sicuramente Nehalem (processo costruttivo a 45 nm) arrivata sul mercato nel 2008, è stato appena richiamato in azienda proprio da Gelsinger.
Hinton si occuperà dello sviluppo di un nuovo processore Intel ad elevate prestazioni decidendo quindi di raccogliere la “chiamata alle armi” di Gelsinger la cui nomina dice di aver particolarmente apprezzato.
Il progettista di Intel, che si era ritirato da circa tre anni, torna quindi in sella. Dalla sua ha oltre 90 brevetti registrati in 35 anni di esperienza professionale e ha ad esempio guidato progetti come quelli che hanno portato alla realizzazione di Pentium 4, P6 (che ha portato al debutto dei Pentium Pro, P2, P3), del primo microprocessore superscalare al mondo, l’i960.
È stato inoltre uno dei promotori del progetto Intel Core che è ancora oggi un'”insegna” di prim’ordine per buona parte dei processori della società statunitense.
Se Intel si è trovata in gravi difficoltà per quanto riguarda la produzione dei suoi processori, i tanti gruppi di lavoro interni all’azienda non sono stati con le mani in mano.
Sotto la guida di Gelsinger tutti auspicano che tanti progetti sui quali sino ad oggi si stava lavorando dietro le quinte possano presto vedere la luce, magari esternalizzando la produzione (avvalendosi cioè, come fanno i principali concorrenti di Intel, degli stabilimenti delle società specializzate).
Quasi scontato secondo fonti interne alla società che Hinton non sarà l’unico nome in fase di rientro: tanti alcuni ingegneri e specialisti che hanno lasciato l’azienda negli ultimi anni per unirsi ad AMD ed Apple potrebbero presto tornare all’ovile.