Il motore di ricerca Ecosia, noto per finanziare la piantagione di alberi con i profitti ottenuti dagli annunci pubblicitari, ha annunciato il lancio di un proprio browser.
Stiamo parlando di un software cross-platform, con versioni disponibili per Windows, Android, iOS e macOS. Il browser è basato su Chromium, il che lo rende esteticamente (e non solo) simile a Google Chrome. Secondo Ecosia, però, questa somiglianza può essere un vantaggio notevole, rendendo meno “traumatico” l’eventuale cambiamento.
Come è facile intuire, anche il lancio di questo nuovo programma è collegato alla filosofia green della società tedesca. A confermare tutto ciò è stato Michael Metcalf, chief product officer di Ecosia. Lo stesso, durante un’intervista a TechCrunch, ha affermato come il browser viene percepito come una ulteriore azione verso la sostenibilità.
Il software offre diversi link verso piattaforme come Amazon, Decathlon ed eBay che, attraverso formule di affiliazione, dovrebbero favorire la raccolta fonti per i vari progetti portati avanti dalla società. Per dare concretezza a tale iniziativa, Ecosia si è posta l’obiettivo di generare 25Wh di energia pulita giornaliera ogni utente che naviga con il browser.
Ecosia, ecco il nuovo browser: per ora è molto simile a Google, ma in futuro sono previste interessanti novità
Durante l’intervista, Metcalf ha riconosciuto come la filosofia di Ecosia sia quella di limitare i consumi. Nonostante ciò, è ben consapevole di come gli acquisti online siano una parte integrante della vita di molte persone. Per questo motivo, affidandosi al programma di affiliazione, la società offre l’opportunità di ridurre comunque l’impatto di tali azioni.
Non solo: a quanto pare il progetto è destinato ad evolvere nel tempo. Oltre a migliorie legate all’interfaccia, infatti, si parla di una possibile integrazione di un chatbot IA e di ampliare le opportunità per quanto riguarda la personalizzazione del software.
Ecosia è un motore di ricerca lanciato nel 2009 che ha raccolto una base di utenza pari a circa 20 milioni di utenti. Questo numero viene percepito da Metcalf come una solida base da sviluppare con iniziative, tra cui figura proprio il lancio del nuovo browser.
Va detto che, anche come motore di ricerca, Ecosia si sta impegnando a rinnovarsi. Dopo aver utilizzato Bing come base per le ricerche, ora sta sperimentando Google in alcune zone geografiche circoscritte. I buoni risultati, oltre che nei numeri, hanno avuto anche un risvolto concreto: si parla di più di 200 milioni di alberi piantati in 35 diversi paesi.