Tutti i principali browser Web integrano un lettore di file PDF. È semplice, basico, ma consente di visualizzare le “miniature” del contenuto di ciascuna pagina, con la possibilità di scorrerlo in modo pratico e veloce.
Non è di certo il lettore PDF migliore ma sono comunque disponibili e applicabili alcuni “trucchi” che permettono di sfruttare le funzionalità del componente integrato nel browser Web per estrarre singole pagine o effettuare una serie di modifiche. Ad esempio eliminare o unire pagine nel documento PDF usando solo il browser.
Migliorare la gestione dei file PDF, anche in ambito didattico e accademico
Il formato PDF è il punto di riferimento anche in ambito didattico e accademico. Una delle lamentele più ricorrenti, tuttavia, ha a che fare con i link inseriti nel testo.
Gli utenti osservano che ci vuole “un’eternità” per seguire un riferimento quando invece, spesso, è essenziale verificare dove porterà quel link.
Google Scholar PDF Reader è un lettore PDF che si integra con il browser Web sotto forma di estensione e si prefigge come obiettivo quello di migliorare la lettura degli articoli.
Le citazioni nel testo sono ora link: con un clic, si accede a un’anteprima dell’articolo cui il PDF fa riferimento e, spesso, anche a una versione che si può leggere direttamente. Tutto questo senza perdere la bussola durante la lettura del file.
Il lettore PDF Google Scholar visualizza automaticamente una tabella dei contenuti che semplifica, e pure tanto, le modalità di gestione e accesso alle risorse del PDF.
In ogni caso, il familiare pulsante “Indietro” del browser consente di tornare rapidamente al punto di partenza.
Tra le funzionalità aggiuntive di Google Scholar PDF Reader sono interessanti quelle che permettono di copiare e incollare le citazioni durante la lettura, di salvarle in un gestore di riferimenti, cercare articoli correlati.
Per evitare di affaticare gli occhi e ridurre quindi lo stress visivo, è possibile scegliere un tema adatto (chiaro, scuro o notturno).