Il governo tedesco ha preso una decisione alquanto drastica.
Il ministro degli Affari digitali, Dirk Schröder, ha annunciato che l’apparato governativo della Germania rinuncerà a Windows per passare a Linux. Questa decisione va a innescare un altro cambiamento importante, con circa 30.000 dipendenti statali che passeranno da Microsoft Office a LibreOffice.
Secondo Schröder, è importante per il paese ottenere la propria “Sovranità digitale“, evitando di riversare troppo responsabilità su una singola azienda.
I cambiamenti, a quanto pare, riguarderanno tutta una serie di software. Il dipendenti governativi del paese, infatti, sostituiranno Outlook con Thunderbird come client di posta elettronica, Exchange con Open Xchange e Sharepoint con Nextcloud.
Di fatto, si tratta di un abbandono totale dell’ecosistema Microsoft verso alternative open source.
Il governo tedesco vira sull’open source, ma non è una novità
Stando a quanto riportato, l’utilizzo di LibreOffice diventerà uno standard negli uffici del paese, con programmi di formazione mirati e una squadra di esperti IT di livello nazionale per supportare i dipendenti nella fase di transizione.
Il passaggio a LibreOffice sarà rapido e il suo utilizzo sarà obbligatorio, con programmi di formazione pianificati e l’implementazione supportata da un team IT centrale nazionale.
Va comunque puntualizzato che, in terra teutonica, già da tempo è in atto un avvicinamento rispetto a soluzioni open source nel contesto software.
Per esempio, il consiglio comunale di Monaco di Baviera, già nel 2013, ha accantonato il sistema operativo di Microsoft virando su Linux. Nonostante ciò, a causa di alcune difficoltà dei dipendenti, il consiglio ha fatto marcia indietro nel 2017.
A pesare su questa scelta così drastica potrebbe anche essere quanto avvenuto qualche mese fa con Exchange, con alcuni hacker cinesi che hanno “scardinato” il sistema di posta elettronica intromettendosi in migliaia e migliaia di account e-mail.