Il Garante europeo della protezione dei dati ha comunicato di aver avviato una serie di verifiche sul comportamento tenuto da Microsoft dopo la stipula di alcuni contratti con le istituzioni.
L’investigazione promossa dall’Autorità europea ha come principale obiettivo quello di stabilire se la multinazionale statunitense abbia agito in conformità con le disposizioni contenute nel GDPR, il Regolamento generale sulla protezione dei dati.
L’iniziativa è partita dopo la presa di posizione delle Autorità olandesi che a novembre 2018 accusarono Microsoft di utilizzare un meccanismo di telemetria celato all’interno della suite Office. L’attività di controllo si è conclusa a febbraio e gli organi governativi olandesi hanno stabilito che Microsoft ha utilizzato in Office ProPlus e Office 365 strumenti per la raccolta di informazioni di telemetria senza informare adeguatamente gli utenti.
Microsoft si è attivata per modificare il comportamento della telemetria di Office così da venire incontro alle autorità olandesi e ha confermato che l’adeguamento è previsto entro fine aprile.
Sulla stessa lunghezza d’onda la presa di posizione del Garante europeo della protezione dei dati che con un comunicato amplia ulteriormente il fronte e, considerato l’ampio uso di Office da parte delle istituzioni, delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini, intende approfondire la questione.
Il Garante europeo della protezione dei dati ha spiegato che la telemetria di Office includerebbe un importante quantitativo di dati personali. “Considerando la natura, le finalità e il contesto di questa raccolta di dati appare di importanza vitale che vengano poste in essere le opportune salvaguardie a livello contrattuale oltre a una serie di misure per la mitigazione dei rischi così da assicurare piena compatibilità con la legislazione vigente (GDPR)“, si legge in una nota.