Il Garante privacy mette in guardia gli italiani su DeepSeek

Il Garante della privacy italiano vuole fare chiarezza su come DeepSeek tratta i dati dei suoi utenti: ecco le sue richieste.
Il Garante privacy mette in guardia gli italiani su DeepSeek

Dopo il grande entusiasmo che ha accompagnato DeepSeek, c’è chi comincia a farsi qualche domanda rispetto al modello AI cinese.

Euroconsumers, una coalizione di gruppi di consumatori in Europa, ha presentato un reclamo al Garante della privacy italiano in merito al modo in cui DeepSeek gestisce i dati personali degli utenti rispetto al GDPR. L’ente del nostro paese ha confermato di aver contattato DeepSeek, con una richiesta di informazioni rispetto all’operato del modello AI. Secondo il Garante della privacy, i dati di milioni di italiani sarebbero a rischio.

Nonostante molti utenti si siano buttati a capofitto sull’app per testare le potenzialità del chatbot, di fatto, le regole in Cina rispetto alle politiche sulla privacy sono molto diverso rispetto a quelle occidentali. I dati raccolti in tutto il mondo vengono archiviati su server nel paese asiatico e, da quel momento in poi, non è ben chiaro come vengano trattati.

Euroconsumers, l’organizzazione che ha intentato una causa (poi vincendola) contro Grok l’anno scorso su come ha utilizzato i dati per addestrare l’AI, ha dunque coinvolto il garante per una richiesta congiunta, utile a fare chiarezza per gli utenti europei.

Garante della privacy e le sue richieste di chiarimenti rispetto DeepSeek

Il Garante della privacy ha offerto 20 giorni di tempo a DeepSeek per fornire i dati necessari. Tra di essi figura la lista completa dei dati personali raccolti, quali sono le fonti e per quali scopi vengono archiviati, oltre ad altre informazione sui database presenti in territorio cinese.

Tra le richieste vi sono anche chiarimenti riguardo le attività di web scraping, pratica diffusa per l’addestramento dell’AI (e non solo). Euroconsumers ha chiesto chiarimenti anche riguardo limiti e protezioni per i minori, cercando di capire come funzionano eventuali sistemi di verifica dell’età.

DeepSeek, nelle sue policy, afferma che il servizio è destinato ai maggiorenni, con un uso tra i 14 e i 18 anni consentito solo in presenza di un adulto. Nonostante ciò, non è ancora chiaro quali strumenti la piattaforma adotti per far rispettare queste regole.

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