Jon S. von Tetzchner (nella foto), fondatore di Opera, ha lasciato l’azienda. La decisione prende un po’ tutti alla sprovvista: von Tetzchner è infatti una figura molto apprezzata sul web ed è stato il padre del browser web firmato dalla casa norvegese (la prima versione di Opera apparve nel 1997).
In una missiva indirizza ai dipendenti della società, von Tetzchner ha dichiarato che, ormai, è diventata più che chiara la differenza di opinioni con il management di Opera. “Non condividiamo gli stessi valori e non abbiamo la medesima visione sui progetti futuri. Per questo motivo ho deciso di dimettermi“, ha fatto presente.
L’ex personalità di spicco di Opera, secondo quanto aggiunto, avrebbe diverse idee per l’avvio di nuovi progetti ma, almeno per il moemnto, preferisce mantenere il riserbo più assoluto.
L’azienda norgese ha preferito non rilasciare alcun commento sulla questione mentre von Tetzchner, che aveva già abbandonato il ruolo di CEO di Opera nel 2010, resterà pochi giorni, sino alla fine di giugno.
Nonostante la ristretta quota di mercato vantata da Opera nel campo dei browser web – Net Applications ha accreditato il prodotto della società scandinava del 2% mentre in testa alla classifica restano Internet Explorer (54,27%), Firefox (21,71%), Chrome (12,52%) e Safari (7,28%) -, l’azienda sembra aver più volte introdotto elementi innovativi ed è stata da sempre molto attiva nel campo legale (si pensi all’esposto in Commissione Europea che ha portato all’aggiunta del “ballot screen” in ambiente Windows). Apprezzatissimo sul versante “mobile” è il browser Opera Mini, unico prodotto nel suo genere approvato anche da Apple.
“La mia è sicuramente una scelta che non può non suscitare emozioni“, ha affermato von Tetzchner. “All’inizio eravamo poche persone che hanno cominciato a lavorare in un piccolo ufficio. Adesso abbiamo sedi in tutto il mondo, 740 impiegati ed oltre 200 milioni di utenti“.