Secondo il numero uno di Huawei, Ren Zhengfei, la sua società potrebbe perdere diversi miliardi di dollari tra quest’anno e il prossimo in seguito alle decisioni assunte negli Stati Uniti.
Lo scorso anno Huawei ha ottenuto un fatturato pari a oltre 104 miliardi di dollari (+19,5% rispetto al 2017) e nel primo trimestre 2019 ha fatto segnare prestazioni estremamente incoraggianti facendo mangiare la polvere ad Apple, ormai terza forza nel mercato smartphone (peraltro parecchio staccata secondo gli ultimi dati IDC): Huawei in forte crescita in Europa con il sistema operativo HongMeng sempre più vicino.
Bloomberg aggiunge che Huawei si attenderebbe un declino tra il 40% e il 60% sulle vendite di smartphone a livello globale e sempre stando a quanto riportato oggi dalla medesima testata, alcuni operatori europei starebbero alla finestra per capire l’evolversi degli eventi.
Ren ha previsto una ripresa complessiva del business di Huawei nel corso del 2021. Nel frattempo, la società cinese non taglierà assolutamente gli investimenti in ricerca e sviluppo: anzi, com’è evidente dalle azioni già intraprese cercherà di essere sempre più indipendente e meno legata alle realtà statunitensi.
In Cina, invece, anche sulla scorta delle decisioni dell’amministrazione Trump, le quote di mercato appannaggio di Huawei sarebbero destinate a crescere in maniera significativa: gli analisti stimano un +45% rispetto al 30-35% precedentemente ipotizzato.
Il 21 giugno in Francia e nel Regno Unito, il 28 giugno in Italia, debutterà il nuovo Honor 20, smartphone prodotto e commercializzato dalla controllata di Huawei. Sarà un primo “test sul campo” per verificare le reazioni dei consumatori, modello che anticipa il lancio di Honor 20 Pro, prodotti entrambi presentati a fine maggio: Honor presenta i nuovi smartphone 20, 20 Pro e 20 Lite.