Uno dei servizi più noti per far colloquiare tra loro applicazioni che di default non permettono di farlo e per eseguire automaticamente delle azioni in risposta a determinati eventi è IFTTT (If This, Then That). Nell’articolo IFTTT, cos’è, come funziona e a cosa serve ne abbiamo illustrato il funzionamento.
Le possibilità della piattaforma IFTTT sono quasi infinite ma per fare un paio di semplici esempi possiamo configurare questo servizio per pubblicare su Twitter le foto che carichiamo su Instagram in modo automatico oppure accendere o spegnere le luci di casa quando raggiungiamo una certa località.
Dal 7 ottobre 2020 IFTTT è diventato un servizio freemium: alcune funzionalità rimangono gratuite mentre altre diventano accessibili solo previo versamento di un importo mensile variabile.
Diciamo subito che IFTTT continua a permettere l’utilizzo delle applet create da altri utenti anche con l’account gratuito. Non è invece più possibile utilizzare contemporaneamente più di tre applet create in proprio.
Per verificare quali applet si sono create è sufficiente visitare questa pagina previo login con il proprio account.
Per gli account che non vengono passati al piano “Pro” a pagamento (l’offerta lancio prevede la corresponsione di un importo minimo pari a 1,99 dollari mensili), IFTTT mantiene attive soltanto le tre applet usate più di recente mentre le altre vengono archiviate (saranno eventualmente ripristinabili su richiesta dell’utente; maggiori informazioni in questa pagina).
Agli utenti che hanno collaborato attivamente alla creazione di applet e che utilizzano IFTTT da molto tempo questo improvviso passaggio da un piano completamente free a uno a pagamento non è andato molto a genio. I costi di gestione di un servizio come IFTTT, evidentemente, hanno portato al “cambio di rotta”.
Quella che è forse la più famosa alternativa a IFTTT ovvero Zapier segue lo stesso modello di business. Impone infatti diverse restrizioni: nella versione gratuita si possono creare fino a 5 applet che verranno avviate al massimo una volta ogni 15 minuti e possono essere eseguite fino a 100 volte al mese.
Le alternative a IFTTT che arrivano dal mondo opensource
Una delle principali alternative gratuite a IFTTT è Huginn: si tratta di uno strumento capace di interfacciarsi con qualunque servizio web, monitorare certi eventi e intraprendere le azioni indicate dall’utente.
Il modo più semplice per usare Huginn è servirsi del container Docker ufficiale messo a disposizione dagli sviluppatori. Ovviamente, però, bisognerà lasciare un sistema Linux, Windows o macOS sempre connesso alla rete oppure installare Huginn, ad esempio, su un server cloud.
Per gestire la smart home e configurare alcune automazioni a casa e in ufficio è consigliabile ricorrere a openHAB, un progetto che nasce proprio per raccogliere sotto un unico ombrello tutti i dispositivi intelligenti, farli colloquiare tra loro e gestire le azioni da intraprendere a seguito del verificarsi di un evento.
Sui dispositivi mobili: alternative a IFTTT
Per i dispositivi iOS, vale la pena menzionare Comandi che consente di gestire più di 300 azioni mentre su Android Automate e MacroDroid, già citata nell’articolo Attiva Bluetooth e NFC quando esci di casa con MacroDroid, alternativa a IFTTT.
Da ricordare anche Microsoft Flow, accessibile anche in versione web-based: Microsoft Flow: cos’è e come automatizzare i flussi di lavoro.