IBM è sempre stata in prima linea per l’evoluzione delle tecnologie di ultima generazione: lo abbiamo visto con la correzione degli errori nei computer quantistici, ma ora il trend è l’intelligenza artificiale e il reparto IBM Research non intende fermarsi o limitarsi a un unico segmento del mercato. A dimostrarlo sono i risultati raggiunti recentemente dalla divisione in questione, pubblicati su Nature Electronics. Il paper dimostra, quindi, che IBM ha sviluppato un chip analogico che promette prestazioni a livello di GPU per attività di inferenza IA, migliorando l’efficienza energetica.
Arriva il chip analogico IBM per l’IA
L’elevato consumo energetico dei chip grafici può effettivamente incrementare a dismisura i costi per le aziende. Dunque, nell’ottica di ridurli, IBM sta sviluppando attivamente un chip IA analogico in grado di calcolare e archiviare memoria nella stessa posizione, in maniera simile al cervello umano. Ne consegue, naturalmente, non solo una maggiore efficienza energetica ma anche una precisione maggiore nel calcolo. I primi test interni hanno dimostrato un tasso di precisione del 92,81% sul set CIFAR-10, per un consumo pari a 1,51 microjoule di energia per input.
Ma com’è stato costruito questo chip? Utilizzando la tecnologia CMOS a 14 nm, incorporando 64 core di calcolo analogici in memoria, dove ciascun nucleo presenta una serie di celle 256 x 256. Il chip presenta poi un’unità di elaborazione digitale globale per gestire operazioni più complesse vitali per alcune reti neurali.
Il nuovo chip IBM rappresenta innegabilmente un progresso interessante, soprattutto se si considera il forte aumento del consumo energetico osservato nei sistemi di elaborazione IA. Un ulteriore vantaggio è la riduzione della domanda di GPU, che porterebbe eventualmente a un calo dei prezzi, per la felicità dei giocatori. Al momento, però, questa resta una semplice ipotesi, in quanto il chip IBM resta in sviluppo. Le tempistiche per la sua produzione commerciale restano sconosciute e, per questa ragione, servirà molta pazienza prima di vedere i frutti del lavoro del gigante della tecnologia.