Continua la corsa per lo sviluppo dei computer quantistici che si riveleranno essenziali per gestire e risolvere problemi di fatto impossibili da trattare ricorrendo all’informatica tradizionale.
IBM ha presentato un nuovo processore quantistico a 127 qubit chiamato Eagle e ha svelato il suo quantum computer di nuova generazione, Quantum System Two.
Fino ad oggi IBM ha messo a punto 50 sistemi quantistici di cui 20 utilizzabili attraverso il cloud. Secondo Big Blue con Eagle si potrà compiere un ulteriore passo in avanti: i componenti di controllo sono distribuiti su più livelli mentre i qubit vengono conservati su un singolo layer.
Il numero di esemplari Eagle che verrà prodotto negli stabilimenti di proprietà di IBM sarà ancora piuttosto ridotto ma quello appena presentato rappresenta una pietra miliare perché è il primo dispositivo che supera i 100 qubit.
I tecnici di IBM hanno aggiunto che Eagle rappresenta un trampolino di lancio perché il packaging 3D utilizzato per la sua realizzazione costituirà la spina dorsale per la realizzazione di processori a oltre 1.000 qubit, conosciuti con l’appellativo Condor.
Eagle utilizza per i qubit un layout a esagono pressoché perfetto: ciascun qubit si collega con due o tre qubit limitrofi massimizzando la connettività ma allo stesso tempo riducendo gli errori causati dalle interazioni indesiderate tra qubit vicini. In questo modo IBM ha potuto dare una forte spinta nella produzione di processori funzionali.
Il computer quantistico IBM Quantum System Two è progettato per funzionare con processore con più di 1.000 qubit riuscendo ad accogliere una batteria di processori in un unico sistema.
L’architettura del nuovo Quantum System Two, che sarà pronto entro il 2023, consentirà ai clienti di IBM di gestire e provare parti del sistema senza intervenire sull’intera configurazione.
Non è dato sapere quanti sistemi di nuova generazione IBM prevede di costruire e commercializzare. Con un evidente riferimento al debutto di Quantum System One in Germania si aggiunge che l’azienda ha sviluppato una serie di tecniche e metodologie che permettono a soggetti terzi di assemblare il computer quantistico lontano dai laboratori IBM fruendo a distanza del supporto necessario.