Il concetto di IA sovrana va a braccetto con quello di “sovranità dei dati”, tanto caro al legislatore e alle Autorità europee. Si parla di IA sovrana quando la soluzione di intelligenza artificiale poggia su strumenti e tecnologie sviluppati all’interno dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo (SEE). Anziché dipendere da tecnologie straniere o fornitori esterni, gli utenti che si rivolgono a soluzioni di IA sovrana possono beneficiare delle protezioni, in termini di sicurezza e tutela dei dati personali, assicurate dalle normative locali.
Infomaniak, noto provider cloud con sede in Svizzera, ha annunciato di aver appena aggiunto alla sua kSuite, alternativa professionale a Microsoft 365, un’IA sovrana capace di generare nuovi messaggi, formulare risposte contestuali, tradurre i testi, correggere l’ortografia e riformulare le email in base alle istruzioni dell’utente.
Scrivere email automaticamente con l’IA sovrana di kSuite
L’intelligenza artificiale integrata nel servizio mail Infomaniak kSuite, si presenta sotto forma di assistente per la scrittura attivabile dalla finestra di stesura del messaggio. Dopo aver digitato alcune parole, è possibile chiedere all’IA di proporre una risposta contestuale, che tenga conto del contenuto delle precedenti conversazioni.
Con un semplice clic, l’intelligenza artificiale proposta da Infomaniak è in grado di riformulare un messaggio in modo più professionale o informale, abbreviarlo o arricchirlo con maggiori dettagli.
Scrivendo “Traduci in…”, la risposta viene immediatamente tradotta nella lingua desiderata: tante sono le lingue supportate, tra cui l’inglese, l’italiano, il francese e il tedesco.
L’IA sovrana può essere sfruttata anche per creare nuove email. Basta indicare, usando il linguaggio naturale, la tipologia di messaggio che si desidera ottenere per generare immediatamente una proposta da personalizzare eventualmente in seguito.
Garanzia della riservatezza dei dati
Pur non facendo parte dello SEE, la Svizzera ha comunque accordi stringenti con l’Unione Europea. L’intelligenza artificiale di Infomaniak è al momento una versione ottimizzata di Falcon LLM, modello generativo open source descritto come più performante sul mercato.
Utilizzando l’assistente di scrittura, le richieste indirizzate all’IA e i propri dati sono trattati esclusivamente nel Paese elvetico attenendosi al GDPR e alle altre disposizioni locali. I dati, inoltre, non sono mai condivisi con soggetti terzi.
Le comunicazioni con l’IA e i contenuti prodotti dall’assistente digitale Infomaniak sono posizionati in una finestra separata per consentire all’utente di decidere se riprendere integralmente il testo generato o modificare quello creato automaticamente. In questo modo gli utenti non possono confondersi tra le proposte di contenuti generate mediante l’intelligenza artificiale e il messaggio effettivamente inviato.
Sul piano tecnico, la sfida principale dell’implementazione aggiunta a kSuite è stata quella di adattare l’IA al contesto delle email, affinché le proposte tenessero conto degli scambi precedenti, dei destinatari e del tono della discussione.
Assistente basato sull’IA sovrana già disponibile in kSuite
L’assistente di scrittura è già disponibile per tutti gli utenti abbonati al servizio kSuite, una piattaforma che raggruppa tutti gli strumenti di produttività di Infomaniak. Include già ChatGPT e prevede la possibilità di usare un’IA sovrana anche da kChat, soluzione di messaggistica istantanea professionale. L’IA è inoltre utilizzabile sia da desktop che dai dispositivi mobili.
Il funzionamento della nuova IA è gestito tramite l’infrastruttura Infomaniak alimentata esclusivamente da energie rinnovabili. Utilizza aria filtrata per raffreddare i server e le GPU, senza ricorrere ad alcun impianto di climatizzazione. Da marzo 2024, il calore generato dal nuovo data center di Infomaniak verrà immesso nella rete di teleriscaldamento della città di Ginevra.
Il servizio email Infomaniak conta già oltre 2 milioni di utenti; l’azienda è conosciuta in Europa per la qualità dei suoi servizi e l’impegno a favore della privacy, dell’economia locale e della sostenibilità. Impiega oggi oltre 200 persone, di cui quasi la metà proviene da percorsi di formazione europei. Indipendente, è di proprietà di una parte dei suoi addetti e dipende esclusivamente dai servizi venduti ai clienti per coprire le spese.