Il boom dell’intelligenza artificiale ha fatto emergere molti quesiti sulla sua effettiva utilità e sui rischi ad essa correlata. Con la diffusione di chatbot, generatori di immagini, di audio, musica e testi si teme per il futuro degli esseri umani e dei posti di lavoro da noi occupati. Che ne sarà dei programmatori, degli esperti di marketing e di chi lavora in ufficio tra contabilità e documenti di vario genere? L’era dell’IA è iniziata e ciò è impossibile da negare, ma basta adottare il giusto punto di vista per evitare di non cadere in luoghi comuni e paure eccessive. Ad esempio, proviamo ad ascoltare le parole di Bill Gates!
Cosa pensa Bill Gates delle IA?
Nel suo blog GatesNotes il fondatore di Microsoft ha affermato che i rischi creati dall’intelligenza artificiale potrebbero apparire troppo pericolosi e potrebbero essere presi troppo seriamente. Avere dubbi sulla sua efficacia e bontà e lecito e ci sono alcune preoccupazioni che vanno considerate con una certa cautela. Data la rapidità dello sviluppo e poi estremamente naturale sentirsi a disagio. Tuttavia, la storia ci insegna che di fronte alle opportunità che sembrano un ostacolo è possibile emergere vincitori, sfruttandole a dovere.
Ad esempio, chi teme i deepfake e la disinformazione tramite IA deve riflettere sul passato: con Internet e l’avvento di e-mail, social network o persino delle stampanti la diffusione di informazioni false è divenuta all’ordine del giorno. L’IA rende più facile condividere fake news, ma ci sono due elementi che rendono Bill Gates cautamente ottimista: in primis, le persone sono in grado di imparare a non prendere tutto alla lettera, riconoscendo truffe e contenuti falsi. In più, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche per riconoscere i deepfake e i contenuti falsi, non solo per crearli con strumenti come Roop.
I governi temono l’utilizzo dell’IA per la guerra, esattamente come una volta – e tutt’oggi – si teme il nucleare? Come è successo in quest’ultimo caso con la creazione della IAEA, ovvero l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, in futuro potrebbe nascere una realtà globale analoga per controllare l’intelligenza artificiale e limitarne l’uso da parte delle autorità internazionali per aiutare la popolazione.
La popolazione ha paura di essere sostituita dall’IA? Ciò non avverrà, in quanto diventerà uno strumento e non una alternativa all’essere umano e alle sue capacità. Il computer non ha sostituito l’uomo ma ha potenziato le sue capacità, bisogna ricordarlo. Nel caso dell’intelligenza artificiale la transizione dovrà essere effettuata con più calma e attenzione, ma l’esito resta lo stesso.
In chiusura, Bill Gates incoraggia tutti a seguire il più possibile gli sviluppi dell’IA: “È l’innovazione più trasformativa che ognuno di noi vedrà nella propria vita e un sano dibattito pubblico dipenderà dal fatto che tutti siano a conoscenza della tecnologia, dei suoi vantaggi e dei suoi rischi. I vantaggi saranno enormi e la migliore ragione per credere che possiamo gestire i rischi è che l’abbiamo già fatto”.