La presenza del lettore di impronte digitali nel nuovo iPhone 5S, appena presentato, è probabilmente la novità “più chiacchierata” che riguarda i nuovi modelli di melafonini. Il lancio dei nuovi dispositivi non ha propriamente fatto strappare i capelli ai fan di Apple ed ai nuovi potenziali acquirenti tanto che qualcuno parla del lancio di “un prodotto e mezzo” piuttosto che di due device (iPhone 5C e iPhone 5S). Ne è un esempio lampante la brillante lettera aperta inviata da Stefano Maruzzi a Tim Cook, CEO di Apple, italianizzato “Timoteo” dall’autore della missiva.
Già, in molti, hanno ironizzato sull’aggiunta del lettore di impronte digitali accusando gli acquirenti del nuovo iPhone 5S di essere ormai divenuti troppo accondiscendenti, pronti a conferire ad Apple anche le proprie impronte.
La Mela, attraverso i suoi portavoce, si è affrettata a “mettere i puntini sulle i” precisando che i dati sulle impronte digitali dell’utente non vengono acquisiti dalla società né trasmessi a terzi. La tecnologia Touch ID, si spiega da Apple, non memorizza tra l’altro l’immagine dei polpastrelli ma ne elabora una versione digitale estraendone dei dati caratterizzanti (“fingerprint data“). Queste informazioni, poi, vengono stivate all’interno del processore A7 che costituisce il cuore pulsante del nuovo iPhone. Lì i dati restano, aggiunge Apple, che spiega come siano utilizzati esclusivamente per accertare l’identità dell’utente nelle fasi di sblocco del device e durante gli acquisti su iTunes, iBooks o sull’App Store.
Secondo i tecnici Apple, anche se un aggressore riuscisse ad estrarre le informazioni cifrate relative all’utente non potrebbe mai – con un processo di reverse engineering – risalire all’impronta digitale dell’utente.
I clienti Apple che decideranno di usare la tecnologia Touch ID dovranno impostare anche un codice di sblocco. Tale codice dovrà essere usato (non l’impronta digitale) per sbloccare un iPhone 5S che sia stato riavviato oppure lasciato bloccato per più di 48 ore consecutive.
Allo stato attuale, inoltre, nessuno sviluppatore è autorizzato da Apple ad interfacciarsi con il lettore biometrico installato sull’iPhone. Basterà per far cambiare idea ai più dubbiosi?