Apple sembra proprio essere sempre più ai ferri corti con la rivale Google. Stando ad alcune indiscrezioni, rilanciate dal Wall Street Journal, la Mela sarebbe intenzionata a dare il benservito a Google Maps sostituendo l’applicazione di casa Page&Brin, con una soluzione proprietaria. Il cambio di rotta potrebbe essere sancito in occasione della prossima edizione del WWDC (Worldwide Developers Conference) evento organizzato da Apple (San Francisco, 11-15 giugno) e rivolto soprattutto al mondo degli sviluppatori che si annuncia foriero di grandi novità.
La società guidata da Tim Cook potrebbe presentare la sua soluzione per la visualizzazione e la gestione di mappe digitali già con il rilascio di iOS 6, l’attesa nuova versione del sistema operativo concepito per i vari dispositivi mobili a marchio Apple.
Tutto è cominciato nel 2009 quando Apple, riconoscendo il vorticoso trend di crescita di Google Android, decise di acquisire PlaceBase, un’azienda che si occupava dello sviluppo di API in grado di combinare qualunque genere di dato con le informazioni tratte dalle mappe digitali e dalla geolocalizzazione dei dispositivi mobili. L’anno seguente, Apple ha fatto propria Poly9, piccola realtà californiana nota per essersi specializzata nella visualizzazione tridimensionale degli elementi che compongono le mappe. Nel 2011, è stata la volta dell’acquisizione di C3 Technologies (precedentemente controllata dalla Saab), anch’essa dedita alla realizzazione di modelli 3D degli edifici dell’intero globo terrestre.
Già da tempo voci di corridoio sempre più insistenti facevano riferimento ad un abbandono di Google Maps da parte di Apple: ne avevamo parlato nell’articolo “Google: un unico “Maps” per tutti i dispositivi mobili” e quando, di recente, arrivò la conferma dell’utilizzo delle mappe “collaborative” prodotte in seno al progetto OpenStreetMap (ved., a tal proposito, l’articolo “Apple sceglie OpenStreetMap al posto Google Maps?“).
Al Wall Street Journal, alcuni ex dipendenti di Google avrebbero dichiarato che la mossa di Apple, nel breve termine, potrebbe provocare una riduzione degli introiti pubblicitari per l’azienda di Mountain View ed, allo stesso tempo, in ambito iOS, la perdita delle informazioni relative alle ricerche condotte dagli utenti sulle attività disponibili nelle vicinanze.