Google ha un nuovo direttore dell’unità che si occupa dello sviluppo di tutti i progetti legati alla macchina a guida autonoma del colosso di Mountain View: si tratta di Shaun Stewart che in precedenza aveva diretto Airbnb, popolarissimo portale turistico per la ricerca di un alloggio, e aveva ricoperto il ruolo di CEO presso TripAdvisor.
La scelta di una figura come quella di Stewart non è affatto casuale: Google ha bisogno di una persona con quelle esperienze pregresse per prepararsi alla commercializzazione della sua prima auto a guida completamente autonoma.
Nello specifico, Stewart è stato scelto perché la sua carriera professionale è costellata da esperienze nella vendita di servizi a breve termine e questo suo bagaglio di conoscenze ed abilità torneranno sicuramente molto utili a Google il cui modello di business più probabile dovrebbe essere quello del noleggio della vettura a guida autonoma per brevi periodi di tempo.
L’assunzione di Stewart segue quella, nel 2015, di John Krafcik, ex CEO di Hyundai Motor America e attuale CEO del progetto di guida autonoma su cui Google sta lavorando ormai da diverso tempo.
La notizia dell’arrivo di Stewart nella “famiglia” di Google – o meglio, in quella della “casa madre” Alphabet – è di grande portata per due motivi principali: la società fondata da Larry Page e Sergey Brin ha a questo punto intenzione di vendere in proprio le sue auto a guida autonoma (o almeno il primo modello) o, addirittura, potrebbe sperimentare un business innovativo lanciando un servizio di taxi a guida autonoma.
Si tratterebbe, quest’ultima, di una novità su scala planetaria: Google si occuperebbe, tramite società partner, della realizzazione dei veicoli (vedere FCA – Google: accordo per l’auto che si guida da sola) e proporrebbe invece alla clientela il servizio di noleggio dell’auto dotata dell’intelligenza artificiale per districarsi nel traffico e arrivare a destinazione senza alcun intervento da parte dei passeggeri.
Google potrebbe realizzare il suo progetto indipendentemente oppure “allearsi” con Uber, società sulla quale ha investito pesantemente.
Uber ha pure scommesso sui veicoli a guida autonoma: in un caso, quindi, le due aziende potrebbero diventare concorrenti, nell’altro potrebbero collaborare per rafforzare i rispettivi “imperi”: Veicoli autonomi: alleanza tra Google, Ford, Volvo e Uber.
Solamente pochi giorni fa, Ford ha comunicato di voler investire 75 milioni di euro nel suo progetto di guida autonoma con l’obiettivo di allestire self-driving cars da immettere in servizio a partire dal 2021: Ford investe 75 milioni sulla guida autonoma: dal 2021 auto senza volante.
– La foto è stata scattata da Benoit Tessier per Reuters.