Microsoft ha dichirato di aver reso pubbliche informazioni tecniche riguardanti i formati di file binari utilizzati dalle varie versione di Office (dalla 97 sino alla 2007).
Le specifiche relative a tali formati sono rese disponibili all’interno del programma Open Specification Promise (OSP) promosso dal colosso di Redmond. Accanto alla pubblica elargizione di queste informazioni, vi è l’impegno, da parte di Microsoft, di astenersi dall’intentare azioni legali per violazione di brevetto.
Lo stesso programma OSP era stato utilizzato da Microsoft per rilasciare, in precedenza, le specifiche del formato Open XML, ancora non ufficialmente approvato come standard ISO: una seconda sessione di voto è prevista entro la fine del mese dopo che la versione proposta inizialmente non aveva raccolto, a Settembre, un numero sufficiente di pareri favorevoli.
Il rilascio delle specifiche relative ai formati binari per la memorizzazione dei documenti Office potrebbe favorire lo sviluppo di applicazioni in grado di interoperare con la suite Microsoft. Anche OpenOffice.org ed IBM Symphony dovrebbero quindi trarne evidenti benefici.
Secondo alcuni portavoce Microsoft, la società aveva in passato già messo a disposizione gratuitamente le informazioni sui suoi formati di file ma, stando a quanto dichiarato da Brian Jones – program manager presso la società di Redmond – numerose organizzazioni internazionali per la standardizzazione avrebbero richiesto di poter accedere più facilmente alle specifiche relative ai formati Office più datati.
La licenza con cui Microsoft veicola queste informazioni (“shared source”) è comunque ben diversa da una licenza “opensource”. L’azienda fondata da Bill Gates, infatti, pur concedendo a terzi il diritto di utilizzo e rivendita del materiale, ne resta comunque ancora proprietaria.