Il mondo dei browser web sta cambiando. Abbiamo già avuto modo di evidenziare alcune delle caratteristiche “inedite” che debutteranno con il lancio delle versioni finali di Internet Explorer 9.0, Firefox 4.0 e Chrome 7.0. Gli utenti richiedono di puntare maggiormente sul rendering degli elementi grafici e su una più rapida esecuzione del codice JavaScript dal momento che al giorno d’oggi le attese più lunghe sono correlate al caricamento delle più moderne applicazioni web. In seconda battuta, il browser dovrebbe utilizzare, con sempre maggor parsimonia, memoria e processore.
Mettendo alla prova le versioni beta di Internet Explorer 9.0 e Firefox 4.0, confrontandole quindi con i prodotti attualmente disponibil “sul mercato”, sono emersi alcuni dati interessanti in fatto di performance. Prendendo come riferimento di base il vecchio Firefox 3.0.19, si è potuto verificare il comportamento dei principali browser concorrenti in diverse aree: abilità computazionali, abilità nel rendering dei contenuti, nel gestire adeguatamente la situazione al progressivo aumentare del carico di lavoro, ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse hardware.
I primi benchmark hanno messo in evidenza come, se l’attuale Firefox 3.6.10 performa circa due volte meglio rispetto a Firefox 3.0.19, la “beta 5” di Firefox 4.0 evidenzia un miglioramento pari a 3,4 volte. Per la beta di Internet Explorer 9.0 il valore pare essere addirittura superiore (prestazioni migliori di 3,6 volte rispetto al vecchio Firefox 3.0.19). Google Chrome 6.0.472.x “stacca” ancora gli avversari (5,4 volte le performance di Firefox 3.0.19).
Dove Internet Explorer 9.0 guadagna di più è nelle abilità computazionali: il nuovo motore “Chakra” si fa sentire e riesce ad elaborare codice JavaScript in modo nettamente più efficiente rispetto a quanto avveniva in passato.
Vedremo come muterà lo scenario da qui sino al rilascio delle versioni finali dei vari browser. Già nei giorni scorsi sono trapelate alcune novità in termini di performance che riguarderanno Google Chrome 7.0. Gli sviluppatori che seguono il progetto Chromium, software opensource dal quale viene fatto derivare il codice di Chrome (ved. questa pagina), hanno anticipato che gli utenti possono attendersi addirittura un miglioramento di 60 volte nell’accelerazione grafica 2D.
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