Con il termine tethering si fa riferimento alla possibilità di sfruttare la connessione Internet offerta da uno smartphone od un tablet per “navigare” da altri dispositivi quali computer desktop, portatili e così via. Il tethering può avvenire o mediante cavo USB oppure in modalità senza fili. Attivando il tethering Wi-Fi, il dispositivo mobile diventa una sorta di “hot spot” wireless che funge da punto di accesso alla rete Internet per tutti i dispositivi autorizzati.
Non tutti gli operatori telefonici offrono gratuitamente la possibilità di attivare il tethering e, quindi, di condividere la connessione dati 3G/LTE in mobilità (vedere ad esempio l’articolo Collegarsi ad Internet con Android usando uno smartphone come modem).
A beneficio dei possessori dei nuovi occhiali per la realtà aumentata Google Glass, il colosso di Mountain View ha deciso di lanciare un’applicazione, da installare sullo smartphone, che ha come obiettivo quello di “dribblare” qualunque limitazione relativa al tethering che sia stata eventualmente imposta dall’operatore mobile. Basterà avviare l’app MyGlass sul dispositivo mobile per avere pieno accesso alla rete Internet, dagli occhiali Google, appoggiandosi alla connessione mobile.
Non è dato sapere quali saranno le reazioni degli operatori mobili ed è anche possibile che Google, da qui al lancio della versione definitiva dei Glass, cambi idea. Un’inversione ad “U” sembra comunque improbabile perché è negli obiettivi di Google offrire agli utenti la possibilità di accedere ad Internet in qualsiasi situazione.
Il costo dei Google Glass, secondo le stime più recenti, dovrebbe essere comunque ben lontano dalla cifra che hanno dovuto sborsare gli sviluppatori aderenti al piano “Glass Explorer” (circa 1.500 dollari). Gli occhiali dovrebbero costare, verosimilmente, tra 300 e 400 dollari (I Google Glass potrebbero costare 299 dollari).