Dopo la convincente presentazione del nuovo Galaxy Z Flip, primo smartphone pieghevole di casa Samsung, l’azienda sudcoreana si mette alle spalle le gaffe commesse con il lancio del Galaxy Fold: Galaxy Z Flip, il primo smartphone pieghevole di Samsung fa mostra di sé.
Sebbene parte del mercato sia ancora piuttosto restia a valutare un eventuale acquisto di dispositivi flessibili, Samsung insiste sullo stesso tasto e assicura che il futuro sarà nei prodotti pieghevoli.
Non solo. Secondo Samsung i prossimi dispositivi portatili potranno essere ripiegati in più parti e non più soltanto a metà. A confermarlo è Roh Tae-moon, neo presidente e capo della divisione mobile di Samsung che dichiara: “siamo in grado di progettare e realizzare uno smartphone con schermo flessibile in grado di ripiegarsi ancora di più“.
Nell’immagine un rendering concettuale di “LetsGoDigital”.
Va detto che i dispositivi mobili con due o più pieghe comporterebbero l’utilizzo di un design più simile: il che significherebbe realizzare un device con una parte dello schermo esposta, quindi più fragile e sensibile agli urti, soprattutto in corrispondenza delle cerniere.
Inoltre, dispositivi pieghevoli in più parti allontanerebbero tali prodotti dal concetto di smartphone somigliando più a tablet dotati di un ampio schermo.
Tae-moon ha sottolineato che si tratta di progetti futuri facendo presente che si è arrivati al lancio del Galaxy Fold dopo 6-7 anni di sviluppo e altri 3 anni di lavoro in parallelo per quanto riguarda il Galaxy Z Flip.
“È anche importante avere un ecosistema sufficiente di contenuti e servizi prima di lanciare altre varianti pieghevoli. (…) Presenteremo nuovi prodotti di questo tipo quando sarà il momento giusto ovvero quando ci saranno abbastanza servizi disponibili su quei telefoni e quando potremo fornire valore per i consumatori“, ha osservato ancora Tae-moon.
Le quote di mercato appannaggio dei dispositivi flessibili Samsung e del Motorola Razr sono ancora poco rilevanti a conferma ma i tempi non sono ancora maturi.
Nell’aria c’è comunque fermento: basti pensare ai Surface Neo e Duo di Microsoft che non usano display flessibili ma doppi schermi. L’azienda di Redmond ha messo a punto una versione “ad hoc” di Android e una di Windows 10 (Windows 10X) che sarà messa nelle mani di altri produttori hardware per coadiuvare il funzionamento dei nuovi dispositivi con schermo doppio o flessibile: Windows 10X: Microsoft presenta l’emulatore per provare in anteprima il sistema operativo.
Tuttavia, con una quota di mercato ancora molto piccola e unità disponibili sia per il suo telefono che per il suo principale concorrente, Motorola Razr, sembra che per gli utenti i tempi non siano ancora maturi per andare avanti.