Contro il servizio Google Books scendono in campo anche i fotografi americani. La ASMP (“American Society of Media Photographers“) avrebbe avviato un’azione legale nei confronti del colosso di Mountain View contestando alla società la scannerizzazione e la pubblicazione online di opere protette dalle disposizioni a tutela del diritto d’autore, senza aver ottenuto il consenso degli aventi titolo.
La denuncia della ASMP sembra ricalcare quella presentata nel 2005 dalle associazioni degli autori e degli editori statunitensi (“Authors Guild” e “Association of American Publishers“) poi culminata con l’offerta di transazione arrivata da parte di Google e che è ancor’oggi oggetto di discussione (ved. questi precedenti articoli).
Rispetto alle contestazioni sollevate cinque anni fa, le eccezioni di ASMP sono focalizzate sul materiale fotografico, sui disegni e sulle rappresentazioni grafiche pubblicate da Google nel suo servizio “Google Books“.
Da Mountain View non è ancora giunto un commento ufficiale purtuttavia, Google si è spesso difesa sul punto osservando come le attività messe in atto siano protette dal principio del “fair use”. La società fondata da Page e Brin mostrerebbe infatti solo degli estratti del materiale cartaceo oggetto di scansione, a meno che non siano stati stretti espliciti accordi con autori ed editori.
Resta da capire come Google intenderà rapportarsi con la nuova vertenza. E’ possibile che dai vertici arrivi un’ulteriore offerta di patteggiamento sebbene resti l’incognita collegata alla natura diversa dei contenuti: le contestazioni sono questa volta incentrate sugli elementi visuali riprodotti in Google Books.
Secondo l’avvocato Perlman, che difende la posizione di ASMP, l’associazione si sarebbe decisa ad intentare una causa nei confronti di Google dopo il rifiuto, giunto da parte del giudice newyorkese Denny Chin – che segue la vertenza legata all’accordo transattivo tra l’azienda di Mountain View e le associazioni autori ed editori -, a prendere nota delle obiezioni e delle mozioni presentate dalla ASMP stessa.