I dati degli utenti di Megaupload potrebbero essere cancellati da giovedì prossimo. E’ quanto emerge dalle parole del procuratore Neil H. MacBride che prevede la possibilità di un’eliminazione delle informazioni conservate sui server di proprietà dei provider Internet coi quali Megaupload aveva stipulato dei contratti.
Lo stesso giorno in cui il Dipartimento della Giustizia americano dispose la chiusura di Megaupload (ved. queste precedenti notizie), gli ispettori svolsero delle verifiche sui server del sito web ospitati presso due fornitori d’accesso: Cogent Communications e Carpathia Hosting. Le autorità svolsero una serie di indagini sul contenuto delle macchine e sulla tipologia di dati in esse conservati ma non eliminarono, secondo quanto riferito, nessuna informazione.
In seguito al congelamento dei beni del CEO di Megaupload, i provider Internet – spiega MacBride – potrebbero decidere di sbarazzarsi di tutti i dati, a partire dal prossimo 2 febbraio. Se il team dei legali di Megaupload avesse necessità di accedere al contenuto dei server, “è una questione che dev’essere affrontata con i provider Cogente e Carpathia“, ha aggiunto precisando che le autorità statunitensi hanno già avuto modo di raccogliere tutte le informazioni necessarie per l’istruttoria. In una nota ufficiale, tuttavia, uno dei due provider USA – Carpathia – precisa di non disporre e di non aver mai avuto “le chiavi” per accedere al contenuto dei vari server di Megaupload ed invita gli utenti che avessero necessità di accedere ai loro dati a fare riferimento esclusivamente al team di Megaupload.
Nei giorni scorsi, infatti, numerose associazioni dei consumatori hanno chiesto che fine avrebbero fatto i dati legittimi (memorizzati dagli utenti senza violare alcun copyright) memorizzati sui server di Megaupload? Il Dipartimento della Giustizia ha però tagliato corto accennando come anche nelle condizioni d’uso del servizio gli utenti venissero invitati all’effettuazione di backup.