Hyperloop, il treno supersonico fino a 1.200 km/h verrà realizzato negli Stati Uniti

Hyperloop Transportation Technologies (HTT), società fondata da un italiano e controllata da un incubatore di startup digitali operativo in Italia, ha ricevuto le autorizzazioni per iniziare lo studio di fattibilità volto alla creazione del primo collegamento ad altissima velocità al mondo. Si potranno percorrere 500 chilometri in appena 28 minuti.

Nel 2012-2013 Elon Musk, numero uno di Tesla e SpaceX, aveva presentato l’idea di Hyperloop, sistema di sistema di trasporti ultraveloci in grado di muovere i passeggeri da una stazione all’altra fino alla velocità di 1.200 km/h.

Hyperloop si basa sull’utilizzo di enormi “tubi” a bassa pressione all’interno dei quali si spostano vagoni molto simili a quelli ferroviari. Essi, però, non si spostano su rotaia ma sono spinti da motori lineari a induzione e compressori d’aria riducendo al massimo ogni possibile attrito.

Hyperloop One, Transpod e Hyperloop Transportation Technologies (HTT) sono le società che, a livello mondiale, stanno maggiormente investendo sulla tecnologia Hyperloop.
Hyperloop One, anch’essa di proprietà di Musk, ha già effettuato dei test (Elon Musk e Hyperloop, trasporti ad altissima velocità) mentre HTT, società completamente svincolata da quella di Musk, ha annunciato oggi di aver ottenuto il via libera dalla Northeast Ohio Coordination Agency, agenzia di trasporti e pianificazione ambientale e dal Dipartimento dei Trasporti dell’Illinois, per iniziare lo studio di fattibilità volto alla creazione del primo collegamento interstatale Hyperloop.


Il treno supersonico di HTT, formato da una capsula a levitazione magnetica posta all’interno di un tubo a bassa pressione collegherà Chicago, la più grande città dell’Illinois e Cleveland, capoluogo amministrativo nello Stato dell’Ohio, percorrendo oltre 500 km in 28 minuti e viaggiando alla velocità del suono, a circa 1.200 km/h.
L’aria rimanente di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore del tubo utilizzando un compressore; un approccio che consente di raggiungere velocità incredibili in breve tempo e con un ridottissimo consumo energetico.

I tecnici di HTT spiegano che il sistema è stato progettato con i massimi standard di sostenibilità, in modo da avere un minimo impatto al suolo. L’intero sistema dei tubi è infatti costruito su piloni, in modo da ridurre i costi di acquisizione dei terreni e garantire l’isolamento da condizioni climatiche e ambientali.


La progettazione dei piloni è tale da rendere la struttura a prova di terremoto, nonché autosufficiente in termini energetici. Grazie ai pannelli solari posti lungo tutta la parte superiore dei tubi e grazie a un sofisticato sistema di recupero energetico, Hyperloop è in grado di produrre più elettricità di quanta ne consumi.

HTT ha un pezzo d’Italia al suo interno: si tratta di un’azienda fondata dall’italiano Bibop G. Gresta e dal tedesco Dirk Ahlborn. Inoltre essa è completamente controllata da Jumpstarter, partecipata da Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio italiano.

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