Anche se il “bando” voluto dall’amministrazione Trump con il quale si voleva impedire alle aziende cinesi di fare affari con le imprese USA sembra destinato ad essere superato, anche in forza dell’accordo sui dazi, Huawei prosegue lungo il suo percorso e cerca di individuare strategie e strumenti per non trovarsi in difficoltà: Huawei si prepara per un anno che viene definito difficile.
L’ultima novità è l’intesa siglata con l’olandese TomTom: le sue mappe verranno utilizzate in sostituzione di Google Maps e utilizzate nei futuri terminali a marchio Huawei.
Nonostante la stretta di mano con TomTom, Huawei è ancora lontana dall'”indipendenza” da Google: i Play Services e lo stesso Play Store vengono ancora percepiti come componenti essenziali da parte di molti utenti e sviluppatori. Se le app più popolari di Google possono comunque essere installate manualmente dagli utenti, l’assenza di servizi di base come quelli citati potrebbe influenzare negativamente le vendite dei prossimi modelli di smartphone Huawei.
I tecnici della società cinese avevano già fatto presente di aver portato gli Huawei Mobile Services in uno stato di sviluppo avanzato. La prima data di lancio, fissata intorno a fine 2019, è stata però superata senza raggiungere l’obiettivo.
Si prevede a questo punto che Huawei possa presentare i suoi Mobile Services a marzo prossimo, contestualmente con il debutto dello smartphone P40.
Non è comunque escluso, vista la tregua tra governo USA e cinese, che alla fine Huawei possa riuscire a preinstallare servizi Google e Play Store sui suoi nuovi dispositivi.