Dopo il debutto italiano di Apple Pay di metà 2017 (Apple Pay al debutto in Italia: lo smartphone si trasforma in un borsellino elettronico), quello di Samsung Pay di fine marzo 2018, quello di Google Pay a settembre 2018 (Google Pay in Italia: cos’è e come funziona), è stato siglato un importante accordo tra Huawei e Visa per portare in Europa il sistema di pagamento Huawei Pay (con ogni probabilità il debutto è previsto anche in Italia).
Sinora utilizzabile solo in Cina, Huawei Pay si affaccia sulla scena europea come un nuovo player per la gestione dei pagamenti elettronici.
Anche in questo caso, lo smartphone si trasforma in un pratico borsellino elettrico e utilizza il chip NFC (NFC cos’è come funziona e a che cosa serve) per offrire la possibilità di effettuare transazioni contactless in modo sicuro e senza estrarre carte di credito o di debito.
Quando un utente carica la propria carta su Huawei Pay, il Visa Token Service sostituisce le informazioni sensibili con un identificativo univoco specifico per quella specifica carta e dispositivo collegato. I pagamenti vengono effettuati utilizzando il token in modo che le informazioni sulla carta non vengano mai esposte. Se il telefono viene compromesso o rubato, il token non può essere utilizzato in nessun altro ambiente e può essere facilmente disattivato senza richiedere la cancellazione dell’account Visa.
Visa Token Service sostituisce informazioni sensibili come il numero di account di 16 cifre, la data di scadenza e il codice di sicurezza della carta di credito con un identificativo digitale unico.