Huawei ha rinnovato la sua gamma Mate con tre nuovi smartphone. Si comincia con i nuovi Mate 20 e Mate 20 Pro, dispositivi contraddistinti da un design similare e dimensioni neanche troppo differenti l’uno rispetto all’altro.
Realizzati interamente in alluminio con l’ormai gettonatissimo vetro sul dorso, Mate 20 e Mate 20 Pro montano uno schermo, rispettivamente, da 6,53 pollici IPS e 6,39 pollici OLED.
Il display si mette subito in evidenza per l’ottima qualità del colore; le risoluzioni supportate sono 1080 x 2244 pixel per il Mate 20 e 1440 x 3120 pixel per il modello “Pro”. In entrambi i casi è supportata la riproduzione di contenuti HDR.
Gli smartphone sono resistenti all’acqua anche se solo il Mate 20 Pro può fregiarsi di una certificazione IP68.
Le batterie scelte per i due telefoni di casa Huawei sono da 4000 e 4200 mAh compatibili con la ricarica veloce a 20W e superveloce a 40W mediante connettore USB Type-C.
Cuore pulsante dei nuovi top di gamma Huawei è un SoC HiSilicon Kirin 980 realizzato da TSMC ricorrendo a un processo costruttivo a 7 nm: TSMC produce i primi processori a 7 nm e pensa già ai primi test sui 5 nm, nel 2019.
Il processore octa-core è formato da due core Cortex-A76 a 2,6 GHz, da due Cortex-A76 a 1,92 GHz e da quattro Cortex-A55 a 1,8 GHz cui viene abbinata un’unità grafica potente qual è la Mali G76MP10 “cloccata” a 720 MHz.
Il Mate 20 è disponibile nelle versioni con 4 GB oppure 6 GB di RAM oltre a 128 GB di storage interno mentre il “fratello maggiore” viene proposta in una prima configurazione con 6 GB di RAM e 128 GB di storage oltre a una seconda con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna.
Entrambi i telefoni sono equipaggiati con un chip NFC, supportano Bluetooth 5.0, WiFi 802.11 ac e un lettore di schede nano-SD che probabilmente non convincerà molti.
Gli smartphone saranno disponibili in versioni con uno o due slot per l’inserimento delle SIM.
Sul dorso degli smartphone ci sono tre fotocamere: nel caso del Mate 20 Pro sono le stesse usata anche nel P20 Pro: 40 Megapixel grandangolare con apertura focale f / 1.8; 20 Megapixel f / 2.2 supergrandangolo; 8 Megapixel f / 2.4 tele.
Nel Mate 20 i primi due sensori sono diversi: da 12 e 16 Megapixel con apertura, rispettivamente, f / 1.8 e f / 2.2. La fotocamera frontale è da 24 Megapixel f / 2.0.
Mate 20 Pro nel modello base costerà 1.049 euro; per il Mate 20 si parte da 799 euro con la versione da 6 GB di RAM che sarà venduta a 849 euro.
Prezzi alti che confermano la tendenza seguita dai produttori per ciò che riguarda la fascia più alta. Preinstallato c’è Android 9 Pie personalizzato EMUI 9.0.
Il terzo nuovo smartphone svelato da Huawei si chiama Mate 20 X, propone un grande display OLED da 7,2 pollici (risoluzione 2244 x 1080 pixel) con supporto HDR.
Il design è sostanzialmente sovrapponibile con quello del Mate 20 con un notch ridotto però ai minimi termini.
Il processore è ancora una volta il Kirin 980 e come un altro smartphone gaming disponibile sul mercato – il Razer Phone 2 – usa un sistema di raffreddamento a camera di vapore.
Lo smartphone integra una batteria da 5000 mAh, altoparlanti di qualità con range dinamico pari a 40 dB, 6 GB di RAM e 128 GB di storage. La configurazione delle fotocamere appare identica a quella del Mate 20.
Il costo del telefono è di 899 euro e Huawei metterà a disposizione diversi accessori come una penna digitale (M-Pen) capace di gestire 4096 livelli di pressione.
Mate 20 X non era uno smartphone gaming? Certamente sì ma l’ampio display e la sua dotazione hardware ne fanno un’ottima scelta anche per il settore professionale.