Soprattutto a causa delle limitazioni imposte per volontà del governo USA durante l'”amministrazione Trump” Huawei è rimasta nella tempesta per circa due anni. La società cinese ha quindi velocizzato la transizione verso il suo sistema operativo affrancandosi da Google che non aveva più l’autorizzazione per fornire i suoi software a Huawei (in particolare Play Services e Play Store).
HarmonyOS è il sistema operativo Huawei destinato a fungere da spina dorsale per una vasta gamma di dispositivi, la base per creare un intero ecosistema di prodotti ben integrati.
La novità è che HarmonyOS è pronto per debuttare sugli smartphone: è un fork di Android (derivato dalla versione AOSP, Android Open Source Project) quindi la compatibilità con le applicazioni sviluppate per questo sistema operativo sarà totale e le modifiche saranno principalmente a livello estetico (viene confermato l’utilizzo della “storica” personalizzazione EMUI).
Per ora esistono due versioni di HarmonyOS: l’una basata su LiteOS per i dispositivi indossabili e l’Internet delle Cose, l’altra – appunto – su Android e destinata a smartphone e tablet.
Huawei ha fatto sapere che nel corso del prossimo anno aggiornerà più di cento dei suoi dispositivi Android installandovi HarmonyOS. Gli utenti vengono però rassicurati sul fatto che quest’intervento non comporterà alcun cambiamento nelle caratteristiche o nel funzionamento delle applicazioni o del sistema operativo stesso. Anzi, essendo HarmonyOS basato su Android 11 il suo arrivo potrebbe essere salutato con interesse da parte di molti.
Il primo lotto di telefoni viene aggiornato a partire da oggi: vengono citati gli Huawei delle serie Mate 40, Mate 30, P40 oltre al pieghevole Mate X2. Altri modelli seguiranno nel corso dei prossimi mesi.
I portavoce di Huawei hanno voluto sottolineare che le prestazioni di Harmony OS sono superiori a quelle delle precedenti personalizzazioni di Android basate su EMUI non fornendo però dati precisi a sostegno di tale tesi.
Hanno inoltre aggiunto che per quanto riguarda la nuova serie P50 non è stata ancora definita una data di lancio ma l’azienda sta lavorando per riuscire a offrire gli smartphone di nuova generazione su scala globale.