“Armatasi” di alcuni nuovi brevetti che Google ha provveduto a trasferirle, HTC ha avviato un’ulteriore azione legale nei confronti di Apple (che aveva chiamato in causa il produttore taiwanese accusandolo di ripetute violazioni della sua proprietà intellettuale) rivedendo ed integrando, allo stesso tempo, due precedenti vertenze.
Nel documento presentato ieri presso la corte distrettuale del Delaware, HTC punta il dito contro Apple lamentando l’utilizzo non autorizzato di quattro brevetti in una vasta gamma di prodotti e servizi della Mela. Ad essere espressamente citati sono iPhone, iPod, iPad, iTunes, MobileMe ed iCloud.
I quattro brevetti oggetto del contendere furono inizialmente assegnati a Motorola e poi successivamente trasferiti a Google tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2011. La scorsa settimana, la proprietà degli stessi è stata ceduta a HTC. Non è cosa nota, almeno per il momento, se HTC abbia acquistato il poker di brevetti da Google oppure se la società di Larry Page li abbia concessi a titolo non oneroso. Di recente, comunque, Eric Schmidt aveva dichiarato come la sua società avrebbe fornito tutto il supporto necessario ad HTC affinché le ragioni dei taiwanesi possano avere la meglio in sede di giudizio.
Le frequenti liti in campo “mobile” sono un evidente segnale di come la concorrenza tra le varie aziende si sia fatta sempre più serrata. A luglio, in una fase di giudizio preliminare, l’ITC (International Trade Commission) aveva riscontrato la violazione di due brevetti Apple da parte di HTC sebbene la questione sia tutt’altro che chiusa. Oltre a tale decisione, per la quale HTC ha presentato appello (ved. questa notizia), l’ITC è chiamata ad esprimersi su un’altra vertenza avviata da Apple nei confronti della società taiwanese nonché su di una denuncia di HTC contro Apple.