Il mercato dei personal computer, si sa, sta arrancando ed HP – nella sua veste di primo produttore mondiale – corre ai ripari dimostrando di credere molto in un suo impegno nel segmento dei convertibili e dei tablet. La società ha presentato infatti cinque nuovi tablet anche se il più promettente, lo Slate 7 Extreme non è prodotto direttamente trattandosi di un Nvidia Tegra Note rimarcato.
Il pennino in dotazione con lo Slate 7 Extreme offre la possibilità di interagire con il device in modo estremamente fluido e preciso. Il motore computazionale fotografico sviluppato da Nvidia consente di registare video in modalità slow motion e di catturare istantaneamente immagini HDR che permettano di esaltare le differenze tra le aree più chiare e quelle più scure senza perdere alcun dettaglio.
Il supporto per lo speciale controller di gioco Nvidia consente di collegare il tablet alla TV quindi di interagire con il dispositivo in modalità remota, utilizzando qualunque controller Bluetooth compatibile. Il device, basato sul sistema operativo Android, dovrebbe costare 199 dollari.
In termini di risoluzione, però, fa meglio lo Slate 8 Pro: equipaggiato con uno schermo da 7,9 pollici, permette di raggiungere una risoluzione da 1.600×1.200 pixel (contro i 1.280×800 pixel dello Slate 7 Extreme) con lo stesso rapporto 4:3 che contraddistingue i tablet di Apple. Anch’esso basato su Android, bisognerà però verificarne il prezzo: il Nexus 7 di Google che viene venduto a 229 euro anche in Italia è davvero un osso duro.
Sul versante Windows, invece, HP propone il nuovo slate Omni 10 costruito attorno ad un processore Bay Trail di Intel. Dotato di 2 GB di RAM, 128 GB di SSD, fotocamera da 8 Megapixel, connettività Wi-Fi, display 1080p.
Completano la nuova offerta lo Slate 7 HD e lo Slate 10 HD: si tratta di due tablet che non superano la risoluzione di 1.280×800 pixel e che sono basati sul processore di fascia bassa Marvell PXA986 con supporto per la connettività 3G integrato. Due sostituti a costo più contenuto per l’originale Slate 7 di HP.
Contemporaneamente, HP ha presentato anche il nuovo Spectre 13 Ultrabook, un portatile costruito con una solida scocca in alluminio che integra un touchscreen 1080p. A listino lo stesso dispositivo viene offerto anche nella versione che presenta uno schermo in grado di offrire una risoluzione 2.560×1.440 pixel QHD.
Grazie all’utilizzo di un processore Intel Haswell, HP garantisce un’autonomia della batteria pari a nove ore di lavoro. L’innovativo touchpad di Synaptics è di dimensioni più ampie ed è caratterizzato da tre zone ben distinte in modo da facilitare l’interazione con Windows 8.1 (in questo modo alcuni gesti non potranno essere confusi con altri).
Il prezzo dello Spectre 13 dovrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 dollari.
I nuovi Pavilion 11 x2 e Pavilion 13 x2 sono invece due convertibili: tablet che si trasformano in notebook grazie alla tastiera rimovibile. Il primo, dotato di display da 11,6 pollici, usa un processore Intel Bay Trail mentre il secondo (con schermo da 13,3 pollici) sfrutta una più performante (ma meno efficiente però dal punto di vista energetico) CPU AMD A6. Entrambi vengono proposti con un drive SSD di dimensioni minime pari a 64 GB. Il modello più costoso permette però il collegamento di un capiente hard disk da 500 GB collegabile nella base.