Hewlett-Packard sarebbe in procinto di cambiare nuovamente la sua struttura. Lo ha affermato il Wall Street Journal che ha preferito non citare i nomi delle fonti da cui ha tratto la notizia.
Secondo quanto ripotato dal quotidiano economico statunitense, HP avrebbe intenzione di riunire, sotto un unico ombrello, la divisione personal computer e la divisione stampanti. La mossa avrebbe come conseguenza l’abbandono della società da parte di Vyomesh Joshi, direttore di lungo corso della divisione stampanti.
Dopo il dietrofront ordinato da Meg Whitman, ex numero uno di eBay, subentrata a Leo Apotheker, che ha confermato la permanenza di HP nel mondo dei personal computer (ved. questo nostro articolo), la riorganizzazione che si presenta all’orizzonte sarebbe la prima decisione di grande portata voluta dal nuovo CEO.
Ad oggi, la divisione personal computer di HP è quella che all’interno della società ha dimensioni maggiori avendo fruttato, nell’ultimo trimestre di esercizio, 8,9 miliardi di dollari. I ricavi derivanti dal gruppo che si occupa di stampanti e periferiche di acquisizione, nello stesso periodo di riferimento, hanno invece toccato i 6,3 miliardi di dollari. Le due divisioni, insieme, equivalgono alla metà di tutti gli introiti di HP.
Gli analisti ritengono che l’unione delle due divisioni possa portare dei benefici al business di HP, semplificandolo e, quindi, riducendo i costi. La società guidata dalla Whitman potrebbe aver deciso di guardare il mercato dei personal computer in prospettiva. Anziché abbandonarlo, come aveva previsto – con una decisione criticatissima – il predecessore Apotheker, l’azienda potrebbe ritenere vivo più che mai tale mercato se vi si inseriscono i dispositivi di ultimissima generazione quali ultrabook e tablet. Discorso diverso per le stampanti: se ne vendono meno che in passato e potrebbe essere quindi ragionevole unire adesso le due divisioni operative.