“Società come Intel e Microsoft, attualmente partner di HP, stanno trasformandosi in concorrenti a titolo definitivo“. Lo ha dichiarato Meg Whitman, CEO di HP (nella foto), rimarcando ciò che, da qualche tempo, era ormai divenuta cosa lampante.
HP commercializza hardware, servizi e software. La stessa cosa fa Microsoft e la nascita della linea di prodotti Surface non ha certo contribuito a migliorare i rapporti con i partner (vi ricordate le saette scagliate da Acer più di anno fa?). Com’è possibile che le due aziende non siano rivali?
Inoltre, spiega la Whitman, in passato la collaborazione con Microsoft ed Intel ha dato ottimi frutti: diventare partner delle due aziende era sinonimo di successo sicuro. Oggi le cose sono cambiate perché è profondamente cambiato il mercato. “I dispositivi Wintel sono pesantemente minacciati dalla concorrenza dei device a cuore ARM“, ha proseguito il numero uno di HP.
La società, che in Europa – con un mercato dei PC in deciso calo – si gioca il testa a testa con Lenovo, deve – sempre secondo la Whitman – cambiare rotta e guardare con maggior convinzione anche verso altre direzioni. Per questo motivo, HP punterà d’ora in avanti su quattro sistemi operativi: Windows ma anche Android, Chrome OS e Ubuntu.
Già a maggio scorso, dopo che HP aveva lasciato sul campo il 20% nel mercato dei PC, la Whitman parlò di una nuova strategia costruita su “più sistemi operativi, più architetture e più fattori di forma. Ci stiamo organizzando rapidamente per realizzare i device che i consumatori desiderano“.
A suggellare la nuova visione c’è l’accordo di ieri fra HP e Google per il lancio di un altro Chromebook da 279 dollari.