Con la dematerializzazione dei processi, si stampa sempre di meno. Ed è certamente un bene perché in questo modo si contribuisce a ridurre l’impatto sull’ambiente. Con il preciso obiettivo di tornare a innovare in un settore che già da alcuni anni sembra un po’ stagnante, HP prova a portare una ventata di novità: l’intelligenza artificiale sbarca sulle sue stampanti con il progetto Print AI.
Cos’è HP Print AI: intelligenza artificiale nelle stampanti
Con l’introduzione di HP Print AI, il noto produttore ha voluto introdurre funzionalità intelligenti progettate per eliminare le problematiche comuni legate alla stampa. La funzionalità principale, denominata Perfect Output, è pensata per garantire una resa perfetta dei documenti stampati, risolvendo il problema di spazi bianchi, immagini sovradimensionate e contenuti indesiderati, come la presenza di annunci pubblicitari nelle stampe da browser.
HP promette che Perfect Output permetterà agli utenti di ottenere un risultato fedele a ciò che vedono sullo schermo già alla prima stampa, riducendo lo spreco di carta e inchiostro. Secondo gli sviluppatori, la funzionalità sarebbe in grado di riformattare e organizzare i contenuti per adattarli perfettamente alla pagina.
HP Print AI non solo migliora l’output di stampa, ma introduce un sistema intelligente in grado di anticipare le necessità degli utenti. La tecnologia ricorda le preferenze e le precedenti richieste, offrendo risposte personalizzate e immediate. Grazie a questa funzione, anche la configurazione del dispositivo diventa più intuitiva e guidata.
Un esempio di output di stampa ottimizzato a partire dalle informazioni ricevute dal browser Web.
Disponibilità e integrazione nelle stampanti HP
Perfect Output è al momento disponibile solo per alcuni clienti sotto forma di driver in versione beta. È il primo di una serie di strumenti che saranno via via raccolti sotto l’etichetta HP Print AI, parte degli sforzi dell’azienda di innovare nel settore della stampa utilizzando proprio la leva dell’intelligenza artificiale.
Non è dato sapere per quando HP abbia fissato il rilascio della versione definitiva di Perfect Output. Tuttavia, idee come questa sono esattamente ciò di cui il settore ha bisogno per invertire la tendenza negativa e recuperare la fiducia dei consumatori.
HP prova a invertire la rotta dopo le critiche sugli aggiornamenti firmware
Applicare un aggiornamento firmware sulla stampante non è intrinsecamente obbligatorio. Può diventare importante allorquando il software della stampante soffrisse di qualche vulnerabilità potenzialmente sfruttabile anche da remoto.
Nel caso di HP, più volte al centro di feroci polemiche incentrate soprattutto sui recenti aggiornamenti firmware che rendono inutilizzabili le stampanti con cartucce di inchiostro non originali, i comportamenti descritti sono il nocciolo della funzionalità Dynamic Security. Questa caratteristica, strenuamente difesa dall’azienda, ha portato la società a lanciarsi in un’affermazione fortemente contestata: le cartucce non originali possono contenere malware.
HP e altre aziende (come Canon) sono state criticate per aver reso le funzioni di scansione dipendenti dalla presenza di inchiostro, nonostante l’acquisizione di un documento non ne richieda l’uso. Alcuni attivisti hanno addirittura chiesto che le stampanti HP venissero rimosse dall’Electronic Product Environmental Assessment Tool, proprio a causa degli aggiornamenti Dynamic Security introdotti dall’azienda tramite firmware.
Le immagini nell’articolo sono tratte dal comunicato stampa di HP.