Microsoft Hotmail e Google Gmail offrirebbero una protezione pressoché equivalente nei confronti della piaga dello spam. Lo ha stabilito una ricerca elaborata da Cascade Insights nei mesi di novembre e dicembre. Commissionato da Microsoft, lo studio di Cascade ha messo alla prova i servizi di posta elettronica offerti da Hotmail, Gmail e Yahoo Mail verificando l’abilità dei rispettivi filtri antispam nel rilevare e bloccare le e-mail indesiderate. Come riferimento è stato utilizzato anche un normale account di posta, di per sé non dotato di alcuna difesa contro lo spam. Gli autori dell’indagine hanno inviato i quattro indirizzi e-mail su 100 siti web “sospetti” (che usano politiche poco cristalline in termini di tutela dei dati personali) pubblicando, allo stesso tempo, i medesimi account su pagine web, forum ed aree web pubbliche dalle quali potessero facilmente cadere preda degli spammer.
Cascade ha fatto in modo che ai cinque account di posta elettronica usati per i test potessero essere trasmessi anche messaggi assolutamente legittimi (HAM), risultato di iscrizioni a newsletter o ad altre attività espletate sul web.
Nel documento da poco pubblicato sul sito di Cascade, i ricercatori hanno spiegato nel dettaglio “le regole del gioco” illustrando anche le metodologie che sono state usate per “pubblicizzare” le caselle di posta sul web e separare le e-mail di spam da quelle legittime.
Stando a quanto rilevato da Cascade, durante il periodo di rilevamento, negli account di posta Hotmail e Gmail si sono trovate circa 48 messaggi di posta indesiderati (spam) ogni 100 presi in esame. Performance peggiore per Yahoo! Mail che avrebbe fatto registrare, invece, circa il 58% di spam. Come metro di paragone, Cascade ha aggiunto che – con un account non dotato di filtro antispam – le e-mail indesiderate erano pari al 64% del totale.