Honor, fino a qualche tempo fa brand direttamente controllato da Huawei e poi venduto per salvarne l’esistenza, torna a far parlare di sé con il lancio di due nuovi dispositivi che sembrano quasi una fotocopia della gamma P50.
L’isola posteriore all’interno della quale sono alloggiati i sensori fotografici di Honor 60 e Honor 60 Pro è sostanzialmente sovrapponibile con la soluzione di design che abbiamo visto nei top di gamma Huawei.
Stessa cosa si può dire per il frontale: la finitura full-screen e la fotocamera integrata in un foro posto nella parte centrale dello smartphone ricordano l’impostazione scelta per la famiglia Huawei P50.
A livello di hardware ci sono alcune differenze importanti poiché Honor 60 e Honor 60 Pro non sono telefoni top di gamma e non vogliono esserlo. Il loro cuore pulsante è formato da un SoC Snapdragon 778G nel caso del primo e da uno Snapdragon 778G+ nel secondo. Entrambi sono quindi considerabili a pieno titolo terminali di fascia medio-alta.
Snapdragon 778G+ è soltanto una versione leggermente migliorata dello Snapdragon 778 che mantiene lo stesso numero e la tipologia di core della CPU, la stessa GPU e il nodo produttivo a 6 nm. I cambiamenti si riducono quindi a un semplice aumento della velocità di clock dei core ad alte prestazioni: da 2,4 GHz a 2,5 GHz e da 2,2 GHz a 2,4 GHz; aumenta inoltre anche la frequenza operativa della GPU, ancora una volta una Adreno 642L.
I due smartphone condividono, oltre a design quasi identici, la stessa qualità dei materiali: Honor ha scelto metallo e vetro, due materiali tipici dei terminali premium che sono stati rimossi da alcuni modelli di fascia alta per una semplice questione di costo.
Honor 60 monta un display OLED da 6,67 pollici (risoluzione di 2.400 x 1.080 pixel e 120 Hz di frequenza di refresh).
Il SoC Snapdragon 778G utilizza tre cluster: uno con un core ad alte prestazioni (Cortex-A78 2,4 GHz), uno con tre core ad alte prestazioni (Cortex-A78 2,2 GHz) e uno con quattro core ad alta efficienza energetica a 1,9 GHz.
In entrambi i casi sono presenti il modem 5G, 128 o 256 GB di storage interno (Honor 60 Pro è fornito soltanto nella versione da 256 GB), 8 o 12 GB di memoria RAM oltre alla già citata GPU Adreno 642L. La batteria ha una capacità di 4.800 mAh. Il lettore di impronte digitali è posizionato sotto al display.
La tripla fotocamera posteriore è composta da un sensore principale da 108 MP, f/1.9, 1/1.52″, 0,7µm come dimensione del pixel, PDAF.
La fotocamera secondaria è da 8 MP nel caso dell’Honor 60, da 50 MP f/2.2, 122° grandangolare nel caso dell’Honor 60 Pro. Completa entrambe le configurazioni un terzo sensore di profondità da 2 MP con apertura f/2.4.
Completano la configurazione il supporto WiFi 6 e Bluetooth 5.2.
I nuovi smartphone Honor sono equipaggiati con il sistema operativo Android 11 personalizzato con Magic UI 5.0 senza i servizi Google.
Il prezzo deciso per il mercato europeo resta ancora sconosciuto ma è possibile porre Honor 60 nella fascia 450-500 euro mentre il fratello maggiore Honor 60 Pro potrebbe costare circa 600 euro.