Nei giorni scorsi avevamo dato notizia della pubblicazione, da parte di uno sconosciuto, della presunta “master key” in grado di decodificare i flussi audio e video protetti con il sistema di protezione HDCP (High-Bandwidth Digital Content Protection). La validità del codice, comparso su pastebin.com – sito web che permette di condividere frammenti di testo, generalmente sorgenti di applicazioni -, è stata confermata da parte di Intel, società che ha sviluppato il meccanismo HDCP.
Tom Waldrop, portavoce di Intel, ha dichiarato che i tecnici dell’azienda hanno testato il codice verificandone la sua validità. Waldrop ha però voluto precisare che il sistema HDCP richiede l’implementazione in hardware delle chiavi crittografiche. La “master key” diffusa pubblicamente può permettere, quindi, ai produttori hardware di realizzare dispositivi che consentano la riproduzione di contenuti multimediali protetti con HDCP evitando così il pagamento dei costi di licenza per l’utilizzo della tecnologia. Il portavoce di Intel ha aggiunto che l’azienda diretta da Paul Otellini avvierà azioni legali nei confronti di qualunque produttore che dovesse provare ad utilizzare la “master key” da poco apparsa in Rete.
Per Intel, invece, la decodifica via software sarebbe molto più complessa anche se non è detto che lo scenario possa mutare. La società ha voluto precisare come HDCP, sebbene sia stato effettivamente “aperto”, continuerà ad essere impiegato da parte dell’industria.
Per maggiori informazioni, suggeriamo di consultare il nostro precedente articolo sull’argomento.