Quali sono gli hard disk SATA migliori e più affidabili in assoluto? Molto difficile dirlo perché per trarre delle conclusioni che possano avere una qualche valenza, è necessario disporre di un vasto numero di campioni, da mettere simultaneamente alla prova nel corso del tempo.
Un dato interessante, però, viene fornito annualmente da BackBlaze, società statunitense che offre soluzioni per il backup sul cloud e che è solita stilare un resoconto con le informazioni sugli hard disk migliori e più affidabili.
Le conclusioni di BackBlaze sono senza dubbio rilevanti perché i giudizi vengono espressi esaminando il comportamento ed i dati statistici relativi ad oltre 56.000 hard disk “in forze” presso il datacenter dell’azienda.
Vincitrice indiscussa dello scorso anno è stata HGST (Quali sono gli hard disk migliori e più affidabili?): gli hard disk di Hitachi (HGST è oggi controllata di Western Digital) hanno ampiamente superato i concorrenti dimostrando un livello di affidabilità eccellente, per tutti i modelli presi in esame e, quindi, installati nel centro elaborazione dati di BackBlaze.
Gli hard disk di HGST si dimostrano leader anche nel 2015, indipendentemente dal modello e dal “taglio” usato (2, 3, 4 e 8 TB di capienza).
BackBlaze sta usando hard disk HGST da 2 TB vecchi ormai di cinque anni: solamente l’1,55% di essi ha cominciato ad evidenziare problemi negli ultimi due anni e mezzo.
Seagate, quest’anno, si posiziona al secondo posto. BackBlaze spiega di aver eliminato tutti gli hard disk che nel 2014 avevano evidenziato gravi problemi.
Alcuni di essi, da 1,5 TB, avevano evidenziato un tasso di malfunzionamento inaccettabile: rispettivamente il 23,86% ed il 10,16%. Per non parlare del modello da 3 TB: gli hard disk con problemi erano il 28,34% del totale.
Rimossi tutti gli hard disk fallati o con potenziali problemi, gli hard disk Seagate da 4 TB e da 6 TB si sono comportati molto meglio.
Anzi, per quanto riguarda Seagate, BackBlaze considera i prodotti da 4 TB ormai come “lo standard”, un ottimo compromesso tra qualità e prezzo.
La “maglia nera” viene assegnata invece a Western Digital: maggiormente biasimato dai tecnici di BackBlaze è l’hard disk WD20EFRX da 2 TB.
La percentuale di rottura rilevata da BackBlaze per tale modello è molto alta, pari quasi al 10%. Il dato può essere parzialmente opinabile perché l’azienda usa solo 131 hard disk di tale modello ma, se si osserva la percentuale di rottura, per il modello da 3 TB (WD30EFRX) si scende ad appena il 7,27% (BackBlaze usa 1.046 hard disk Western Digital WD30EFRX).
BackBlaze ha provato anche 45 hard disk Segate da 8 TB ad elio (li avevamo presentati nell’articolo Hard disk a grande capacità: HGST da 10 TB ad elio).
Questi hard disk offrono una maggiore densità ed un ridotto consumo energetico ma il loro costo a gigabyte è ancora troppo elevato (pari all’80% in più rispetto agli hard disk da 4 TB).
Al momento, quindi, BackBlaze ha preferito continuare ad utilizzare essenzialmente hard disk SATA da 4 TB che ad oggi offrono un buon compromesso.
Uscendo dal tema hard disk magnetomeccanici di tipo tradizionale e parlando di unità SSD, suggeriamo anche la lettura dell’articolo SSD M.2 PCIe NVMe, guida ai nuovi termini.