Gli hard disk HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording) utilizzano una tecnologia avanzata che mira ad aumentarne la densità di memorizzazione e la capacità di archiviazione dati. Questa tecnologia è stata sviluppata per superare le limitazioni fisiche del metodo tradizionale di registrazione magnetica su disco rigido.
Come abbiamo visto nell’articolo sulle differenze tra CMR, SMR, MAMR, HAMR e HDMR, nel caso di HAMR la registrazione magnetica avviene utilizzando un raggio laser ad alta potenza che riscalda una piccola porzione della superficie del disco rigido. L’operazione porta alla diminuzione della resistenza del materiale al cambiamento di magnetizzazione e di conseguenza è possibile usare un campo magnetico più debole. Una volta raffreddato, il materiale mantiene la magnetizzazione anche senza l’applicazione del campo magnetico, consentendo di conservare l’informazione.
Grazie alla capacità di magnetizzare aree più piccole sul disco, con HAMR è possibile aumentare il numero di bit registrati per unità di superficie. Ciò si traduce in una maggiore capacità di archiviazione dell’hard disk senza dover aumentare le dimensioni fisiche.
I primi hard disk HAMR Seagate: ecco le caratteristiche delle versioni da 32 e 40 TB
Seagate ha rivelato alcuni dettagli riguardanti la sua roadmap tecnologica in vista dell’adozione di HAMR. Il primo hard disk HAMR dell’azienda avrà una capacità di 32 TB. Insieme con la nuova unità, l’hard disk da 24 TB sarà l’ultimo a catalogo che utilizza la registrazione magnetica perpendicolare (PMR).
Nella tecnologia PMR (Perpendicular Magnetic Recording), i dati vengono memorizzati sui piatti magnetici allineando i bit verticalmente, perpendicolarmente alla superficie del disco. Questo allineamento verticale dei bit consente una maggiore densità di memorizzazione e una maggiore stabilità delle informazioni rispetto alla classica soluzione che prevedeva una registrazione magnetica longitudinale.
Con HAMR ci si spinge ovviamente ancora più avanti: il primo hard disk da 32 TB usa 10 piatti da 3,2 TB l’uno. La piattaforma a 10 dischi è già utilizzata per le unità PMR ad alta capacità di Seagate e continuerà ad essere utilizzata per un po’ di tempo.
Il passo successivo, consisterà nel rilascio sul mercato di un modello da 40 TB con piatti da 4 TB ciascuno. La società sta già valutando dischi rigidi da 50 TB con piatti da 5 TB che risultano già in uso nei laboratori. D’altra parte già a giugno 2021 si parlava del possibile arrivo sul mercato di un modello di disco fisso HAMR da 80 TB di capienza.
Commentando i passi in avanti compiuti dall’azienda, Gianluca Romano, chief financial officer di Seagate, ha aggiunto che è previsto il rilascio di un prodotto “intermedio” da 36 TB basata ancora su 10 piatti e 20 testine. In generale, comunque, la maggiore capacità di memorizzazione sta arrivando grazie all’ottimizzazione della densità areale.
Il lancio dei nuovi hard disk Seagate HAMR è atteso in estate, comunque entro il prossimo mese di settembre.