I “grandi nomi” del mercato degli hard disk sono Western Digital, Seagate, HGST (di proprietà di Western Digital) e Toshiba; gli altri marchi sono stati inglobati dalle aziende più note o hanno abbandonato ogni attività.
Con il costo delle unità SSD che non accenna a scendere, gli hard disk continueranno a restare un punto di riferimento negli anni a venire: se le unità a stato solido costano oltre 30 centesimi a gigabyte, i dischi fissi si pagano 3-4 centesimi a gigabyte. Ecco quindi che per la memorizzazione di grandi quantitativi di dati, gli hard disk tradizionali restano la scelta migliore.
Gli hard disk più affidabili
Backblaze è un’azienda statunitense che offre soluzioni per il backup su cloud e che utilizza, nei suoi datacenter, circa 85.000 hard disk magnetomeccanici.
Forte della sua esperienza quotidiana, Backblaze pubblica periodicamente la classifica degli hard disk più affidabili e i nomi di quelli che si rompono più spesso.
Ovviamente i dati vanno presi con le molle: Backblaze usa dischi fissi destinati al mercato consumer o semiprofessionale per le sue attività in ambito business sostituendoli nel momento in cui le unità cominciano a dare problemi (proprio grazie al loro costo contenuto).
Il carico di lavoro cui sono normalmente sottoposti i dischi fissi destinati al mercato consumer o prosumer non è perciò neppure lontanamente paragonabile a quello che devono sostenere nei datacenter di Backblaze.
Ad ogni modo, secondo gli ultimi dati pubblicati dai tecnici di Backblaze gli hard disk più affidabili in assoluto restano gli HGST che continuano a evidenziare percentuali di rottura contenutissime. Tre modelli di hard disk HGST da 4 TB vantano complessivamente tra lo 0,36% e lo 0,59% di unità danneggiatesi nel periodo di osservazione.
Si tratta di un dato molto interessante perché Backblaze utilizza ben 24.000 hard disk HGST nella sua struttura: significa che l’affidabilità è davvero al top.
Gli hard disk Seagate da 8 TB hanno invece evidenziato percentuali un po’ più alte (tra 0,72% e 1,04%), comunque sempre su livelli assolutamente accettabili.
La “maglia nera” va invece ad alcuni modelli di dischi fissi Seagate da 4 TB: il failure rate sale, in questo caso, a percentuali molto più elevate tra il 18,85% e il 31,1%. Va detto però che il dato è ben lungi dall’essere considerato significativo perché Backblaze usa poche unità Seagate di questo tipo (meno di 600).