Guida alle VPN per Linux: Classifica e Tutorial (2024)

Le migliori VPN per Linux, il sistema operativo open source. Leggi la guida e scopri quale scegliere e come configurare la VPN.

L’uso delle VPN su Linux è essenziale per tutelare la propria sicurezza e privacy online. Grazie a queste soluzioni, gli utenti Linux possono sia proteggere il loro traffico da occhi indiscreti, sia aggirare restrizioni geografiche per accedere ai cataloghi internazionali dei vari servizi di streaming, come per esempio Netflix.

Tenendo conto di una serie di fattori fondamentali, in questa guida presenteremo le migliori VPN per Linux oggi disponibili, spiegando anche come installarle sulle varie distribuzioni supportate.

Inoltre, parleremo delle VPN open source disponibili per Linux e spiegheremo perché è sempre meglio affidarsi a soluzioni con app native, come quelle offerte dai provider nella nostra classifica.

Infine, esamineremo i problemi più comuni delle VPN su Linux, fornendo possibili rimedi e consigli per risolverli, e risponderemo ad alcune delle domande più frequenti.

Migliori VPN per Linux (e distribuzioni)

Nella scelta della migliore VPN per Linux è fondamentale scegliere un provider che non solo offra funzionalità di sicurezza avanzate, ma anche compatibilità e semplicità di utilizzo nelle varie distribuzioni.

In questa parte della guida, andremo a vedere quali sono i migliori provider di VPN per Linux, analizzandone le caratteristiche principali, la compatibilità con le varie distribuzioni, l’eventuale presenza di un’interfaccia grafica o l’utilizzo della riga di comando, nonché la procedura d’installazione.

 

NordVPN

NordVPN
4.7

🇮🇹 Server in Italia: 60+ server a Roma e Milano

🌍 Server: 6200+ server in 104 paesi

📱 Massimo dispositivi: 10

📍 IP dedicato: ✔

🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni

💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS

🔐 Sicurezza: IKEv2/IPsec, OpenVPN, NordLynx

👨‍💻 Assistenza 24/7: ✔

🏢 Sede legale: Panama

🔥 Offerte attive: SCONTO fino al 63%

NordVPN per Linux rappresenta una delle eccellenti soluzioni per proteggere i propri dati e la propria privacy. Questo provider offre un’app nativa per Linux e la sua VPN è compatibile con Ubuntu, Debian, Fedora e altre distribuzioni basate su Red Hat. Questa soluzione consente di collegare fino a 6 dispositivi simultaneamente e offre tra le migliori funzionalità di sicurezza oggi presenti sul mercato, tra cui blocco degli annunci e filtro anti-malware.

Tuttavia, occorre segnalare l’assenza dello split tunneling nella versione di NordVPN per Linux, cioè quella funzione che consente di suddividere il traffico Internet tra una connessione diretta e una protetta da VPN. L’interfaccia è basata su riga di comando, il che offre agli utenti più esperti un maggiore controllo sulla configurazione di rete.

Come installare NordVPN su Linux

Per installare NordVPN su Linux, digitare il comando sh <(curl -sSf https://downloads.nordcdn.com/apps/linux/install.sh) nel terminale. Se non si dispone del pacchetto Curl, eseguire il comando sh <(wget -qO – https://downloads.nordcdn.com/apps/linux/install.sh). In caso di errore, digitare il comando sudo usermod -aG nordvpn $USER, riavviare il dispositivo e procedere nuovamente al download del pacchetto.

Seguire le istruzioni a schermo per scaricare il client VPN per Linux. A questo punto, utilizzare il comando nordvpn login per accedere al proprio account. Quindi, digitare il comando nordvpn connect per connettersi a uno dei server di NordVPN.

 

Surfshark

Surfshark VPN

🇮🇹 Posizioni server in Italia: Roma e Milano

🌍 Server: 3200+ in 100 paesi

📱 Massimo dispositivi: illimitati

🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni

💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS

🔐 Sicurezza: OpenVPN, IKEv2, Shadowsocks, Wireguard e L2TP

👨‍💻 Assistenza 24/7: ✔

🏢 Sede legale: Isole Vergini britanniche

🔥 Offerte attive: SCONTO fino all’82% + 4 mesi gratis 🔥

Surfshark offre una VPN per Linux affidabile e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, che supporta Ubuntu e Debian grazie a un’app intuitiva che sfrutta una semplice interfaccia a riga di comando. Viene offerto un numero illimitato di connessioni simultanee, oltre a funzioni di sicurezza innovative, come CleanWeb, che blocca pubblicità, tracker e malware.

Come installare Surfshark su Linux

Per installare Surfshark su Linux, è sufficiente aprire il terminale e digitare il comando url -f https://downloads.surfshark.com/linux/debian-install.sh –output surfshark-install.sh #gets the installation script
cat surfshark-install.sh #shows script’s content
sh surfshark-install.sh #installs surfshark

Al termine dell’installazione, basterà accedere all’app di Surshark, scegliere un server VPN e godersi la navigazione sicura e protetta garantita da questo provider.

 

ExpressVPN

ExpressVPN

🇮🇹 Posizioni server in Italia: Napoli, Cosenza e Milano

🌍 Server: 5900 server in 105 paesi

📱 Massimo dispositivi: 8

🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni

💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS, Linux

🔐 Sicurezza: IKEv2, OpenVPN

👨‍💻 Assistenza 24/7: ✔

🏢 Sede legale: Isole Vergini Britanniche

🔥 Offerte attive: SCONTO fino al 49% + 3 mesi GRATIS

ExpressVPN ha rilasciato la sua VPN per Linux nel lontano aprile del 2016. La VPN in questione sfrutta un’interfaccia a riga di comando e supporta Ubuntu, Debian, Fedora e CentOS. ExpressVPN può vantare punteggi elevati in tutte le recensioni, specie negli ambiti più importanti per una VPN, come privacy, velocità e aggiramento dei blocchi geografici. Questo provider sfrutta server dislocati in ben 105 Paesi, per garantire sempre la massima velocità di connessione.

Come installare ExpressVPN su Linux

Per installare ExpressVPN occorre scaricare l’apposita app dal sito del provider, indicando la corretta distribuzione di Linux in uso. Inserite le proprie credenziali e terminata l’installazione, basterà aprire il terminale e inserire il comando expressvpn. In caso di difficoltà nell’installazione dalla GUI di Linux, terminato il download, aprire il terminale e con il comando “cd” aprire la cartella in cui è stata scaricata l’app. A questo punto, gli utenti di Ubuntu, Debian e Mint potranno inserire nel terminale il comando sudo dpkg -i seguito dal nome del file di installazione. Gli utenti di Fedora, invece, dovranno digitare il comando sudo dnf install, sempre seguito dal nome del file di installazione.

 

Private VPN

PrivateVPN
4.4

🇮🇹 Posizioni server in Italia: Milano

🌍 Server: 200+ in 100 paesi

📱 Massimo dispositivi: 10

🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni

💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS, Linux, Kodi, Router

🔐 Sicurezza: AES a 256 bit chiave DH a 2048 bit

👨‍💻 Assistenza 24/7: ✔

🏢 Sede legale: Svezia

🔥 Offerte attive: SCONTO fino all’85%

Private VPN offre un’app con riga di comando per Linux, compatibile con Ubuntu, Debian e Fedora. Si tratta di una delle VPN più intuitive per Linux, in grado comunque di offrire ottime funzionalità di sicurezza, tra cui la crittografia AES a 256 bit di grado militare, protezione contro le perdite DNS e un kill switch. Questa soluzione è inoltre rinomata per le prestazioni elevate offerte da una rete di server relativamente piccola.

Come installare Private VPN su Linux

L’installazione di Private VPN su Linux è molto semplice. Basta infatti scaricare e installare la versione per Linux di Private VPN dopo aver creato il proprio account, accedere mediante le credenziali impostate, scegliere il Paese del server e iniziare a navigare in modo sicuro e protetto.

 

Private Internet Access

Private Internet Access

Massimo dispositivi: 10

Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni

Sistemi Operativi: Windows, macOS, Android, iOS

Server: 63.751 server in 90 Paesi

Sicurezza: WireGuard, OpenVPN, e IPSec (su iOS)

Assistenza 24/7: ✔

Sede legale: Stati Uniti

Offerte attive: SCONTO fino al 82% + 4 mesi gratis 🔥

Private Internet Access (PIA) offre un’app integralmente dedicata a Linux, completa di interfaccia grafica. Questa VPN è compatibile con Ubuntu, Mint, Debian, Fedora, Arch e altre distribuzioni di Linux. Si tratta di una soluzione completamente open source, con server dislocati in 80 Paesi.

Private Internet Access non prevede limitazioni alla larghezza di banda e consente di utilizzare fino a 10 dispositivi con un singolo account. Le funzioni di sicurezza comprendono crittografia AES a 256, protezione contro le perdite DNS e un kill switch. Questa VPN è particolarmente apprezzata per la rigida politica di non conservazione dei registri, che garantisce la massima riservatezza delle informazioni degli utenti.

Come installare PIA su Linux

Grazie all’app dedicata per Linux dotata di interfaccia grafica, l’installazione di PIA è semplicissima. Basterà scegliere un piano di abbonamento, scaricare l’app della VPN sul proprio dispositivo Linux, avviarla e collegarsi a un server per iniziare a navigare nel massimo anonimato.

 

Cyberghost

CyberGhost

🇮🇹 Server in Italia: 333 server a Roma e Milano

🌍 Server: 10.000+ in 100 paesi

📱 Massimo dispositivi: 7

🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 45 giorni

💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS

🔐 Sicurezza: OpenVPN, IKEv2, WireGuard®

👨‍💻 Assistenza 24/7: ✔

🏢 Sede legale: Romania

🔥 Offerte attive: SCONTO fino all’82% + 2 mesi gratis

CyberGhost offre agli utenti Linux un’app con riga di comando senza alcuna interfaccia grafica ed è compatibile con Ubuntu, Fedora, Mint e CentOS. CyberGhost non conserva i registri degli utenti e offre un avanzato sistema di crittografia, oltre a sfruttare il protocollo OpenVPN. La soluzione consente di collegare fino a 7 dispositivi contemporaneamente e vanta server dislocati in oltre 89 Paesi.

Come installare CyberGhost su Linux

Per installare CyberGhost su Linux, occorre in primo luogo accedere al proprio account Premium e visitare la relativa pagina di gestione. Da qui, occorre aprire Download Hub e selezionare Configure accanto a “CyberGhost VPN for Linux”. A questo punto, in Server Distribution scegliere la distribuzione di Linux in uso dall’apposito elenco a discesa.

Una volta effettuata la selezione, fare clic su Download App per scaricare in automatico il file di configurazione CLI di Linux compresso nella propria cartella di download. Estrarre il file e rinominare la cartella estratta in cyberghost, quindi fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stessa e selezionare Apri nel terminale. Una volta aperto il terminale, digitare sudo bash install.sh e inserire le proprie credenziali nelle apposite righe del terminale per installare CyberGhost per Linux.

 

ProtonVPN

ProtonVPN
3.9

🇮🇹 Server in Italia: 10 server a Milano

⚙️ Numero di server: 1.600

🌍 Aree geografiche: 85

🗺️ Paesi: 65

💻 Indirizzi IP: N/D

📱 Device massimi supportati: fino a 10 dispositivi

🔐 Sicurezza: OpenVPN, IKEv2, WireGuard

👨‍💻 Assistenza 24/7: ❌

🏢 Sede legale: Svizzera

🔥Offerte attive: SCONTO fino al 50%

ProtonVPN offre un’app basata su riga di comando, compatibile con Ubuntu, Debian e Fedora. Le connessioni offerte sfruttano il protocollo OpenVPN, consentendo così all’utente di passare senza problemi da un server all’altro. Questa VPN, sviluppata da alcuni scienziati del CERN, offre ottime funzioni di sicurezza e la massima protezione della privacy degli utenti, grazie alla sua rigorosa politica di non conservazione dei registri.

Come installare ProtonVPN su Linux

Per installare l’app di ProtonVPN su Ubuntu, inserire nel terminale il comando wget https://repo2.protonvpn.com/debian/dists/stable/main/binary-all/protonvpn-stable-release_1.0.3-3_all.deb. Una volta scaricato il repository contenente l’app, inserire il comando sudo dpkg -i ./protonvpn-stable-release_1.0.3-3_all.deb && sudo apt update. A questo punto, sarà sufficiente inserire il comando sudo apt install proton-vpn-gnome-desktop per installare ProtonVPN. La stessa procedura può essere usata per installare ProtonVPN su Debian.

Per quanto riguarda Fedora, invece, il comando da inserire per scaricare il repository è wget “https://repo.protonvpn.com/fedora-$(cat /etc/fedora-release | cut -d\ -f 3)-stable/protonvpn-stable-release/protonvpn-stable-release-1.0.1-2.noarch.rpm”. A questo punto, inserire il comando sudo dnf install ./protonvpn-stable-release-1.0.1-2.noarch.rpm per installare il repository. Al termine dell’installazione, inserire nel terminale il comando sudo dnf install –refresh proton-vpn-gnome-desktop.

 

Perché usare una VPN su Linux

Nonostante la stabilità che contraddistingue Linux, la sicurezza e la privacy online sono aspetti da non sottovalutare, soprattutto in un’era in cui le minacce informatiche diventano sempre più subdole. L’uso di una VPN su Linux può garantire una maggiore protezione, nonché ulteriori vantaggi. Per esempio:

  • il miglioramento di privacy e sicurezza: la crittografia del traffico Internet garantita da una VPN rende molto più difficile per gli hacker, i provider di servizi Internet o gli utenti malintenzionati rintracciare e spiare le nostre attività online;
  • la possibilità di aggirare le restrizioni geografiche: grazie a una VPN, è possibile collegarsi a server ubicati in vari Paesi, così da accedere a contenuti non disponibili nel proprio Paese, come i cataloghi stranieri dei servizi di streaming più famosi;
  • la sicurezza nelle reti pubbliche: la connessione a Internet mediante reti Wi-Fi pubbliche espone il proprio device a svariate minacce sul web. Una VPN crittografa la connessione, così da ridurre il rischio di cadere vittime di trojan, ovvero furti di dati personali.
  • l’aggiramento delle limitazioni alla larghezza di banda: alcuni provider di servizi Internet limitano la larghezza di banda per determinati servizi online. Una VPN maschera il proprio traffico Internet, così da impedire l’applicazione di tali limitazioni.

 

Conviene usare una VPN open source per Linux?

Gestore pacchetti Linux: cos'è e come funziona

Gli utenti che preferiscono soluzioni trasparenti e del tutto personalizzabili potrebbero optare per una VPN open source per Linux. Provider come OpenVPN, OpenConnect, AnyConnect e Network Manager offrono piattaforme affidabili per la creazione di connessioni VPN sicure, perfettamente integrate nelle svariate distribuzioni Linux e supportate da community molto attive nello sviluppo e nell’ottimizzazione.

Sebbene le VPN open source siano più flessibili, di solito richiedono una configurazione manuale molto complessa, che potrebbe scoraggiare gli utenti meno esperti. Inoltre, queste soluzioni spesso non offrono tutte le funzioni di sicurezza avanzate e l’assistenza clienti che contraddistinguono le VPN commerciali. Ecco perché è consigliabile affidarsi a provider che offrono VPN per Linux mediante app native, come quelli indicati nella nostra classifica.

Queste app garantiscono un’installazione semplice, di solito completabile in pochi clic o con una manciata di comandi da terminale. Inoltre, i provider VPN che abbiamo presentato nella nostra classifica offrono funzioni di sicurezza avanzate, assistenza clienti continua e costanti aggiornamenti.

Di recente, fra gli utenti Linux si fa sempre più largo WireGuard, una soluzione VPN che sfrutta una tecnologia all’avanguardia, combinando velocità e sicurezza in un protocollo VPN più recente e affidabile. Questa soluzione, insieme ad altre tecnologie open source come Pi-Hole, consente inoltre agli utenti di creare VPN “homemade”. Si tratta di un processo molto complesso, che richiede una conoscenza approfondita nel campo delle reti e della sicurezza informatica. Dunque, le VPN “homemade” non sono una soluzione adottabile da tutti gli utenti, viste le complessità e le difficoltà legate alla loro creazione.

 

Come scegliere una VPN per Linux? Metodo di valutazione

Nella scelta di una VPN per Linux è fondamentale tenere in considerazione una serie di criteri chiave. Nello stilare la nostra classifica ci siamo basati proprio su questi criteri, che adesso andremo ad analizzare:

  • compatibilità: è cruciale che una VPN supporti le principali distribuzioni di Linux senza richiedere configurazioni troppo complesse. Abbiamo tenuto conto di questo aspetto anche in relazione alla semplicità di installazione nelle varie distribuzioni, che avvenga attraverso interfaccia a riga di comando o grafica;
  • performance e velocità: questi due fattori sono fondamentali per un’esperienza utente ottimale. Nella nostra valutazione, abbiamo esaminato la capacità delle VPN di mantenere connessioni rapide e stabili, con un impatto minimo sulla velocità di navigazione su Internet. Si tratta di un aspetto molto importante specie per attività come lo streaming e il gaming;
  • privacy e sicurezza: abbiamo tenuto conto delle varie funzioni di sicurezza offerte, nonché della relativa efficacia, del protocollo di crittografia utilizzato e della presenza di politiche di non registrazione in atto presso i vari provider;
  • funzioni aggiuntive in grado di migliorare l’esperienza utente, come il blocco degli annunci, la protezione da malware, funzioni dedicate al torrenting e l’efficacia nel superare in modo costante le restrizioni geografiche;
  • rapporto qualità-prezzo: nella nostra analisi abbiamo tenuto molto in considerazione questo fattore, confrontando il costo del servizio con le funzionalità offerte. Inoltre, giocano un ruolo cruciale la flessibilità dei piani di abbonamento, le garanzie di rimborso e il numero di device utilizzabili allo stesso momento con un singolo account;
  • assistenza clienti: è un fattore spesso sottovalutato, ma che va sempre preso in considerazione nella scelta della propria VPN. Una VPN ideale per Linux dovrebbe offrire un supporto rapido, accessibile mediante diversi canali e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

 

Risoluzione problemi comuni con le VPN su Linux

Nell’utilizzo di una VPN su Linux, ci si può imbattere in una serie di problemi comuni, in grado di pregiudicare la propria esperienza utente.

problemi di connessione alla VPN sono tra gli inconvenienti più comuni, spesso risolvibili in pochi semplici passaggi. In primo luogo, è opportuno verificare di aver inserito correttamente le proprie credenziali. Se questo è il caso, il server scelto potrebbe essere sovraccarico o avere problemi tecnici, quindi conviene selezionarne un altro. Se queste soluzioni non bastano, si consiglia di riavviare il servizio VPN o addirittura il device in uso.

Un altro problema tipico delle VPN sono le perdite DNS/IP che possono esporre i propri dati personali nonostante l’uso di una VPN. Per verificare la presenza di questo problema, è possibile usare lo strumento online ipleak.net. In caso di perdite, verifica che la configurazione della VPN sia corretta per l’utilizzo dei DNS dei server sicuri. Alcune VPN offrono funzioni di protezione contro le perdite o il kill switch, che interrompe la connessione in caso di improvvisa disconnessione della VPN.

L’uso di una VPN può causare rallentamenti della connessione Internet a causa della crittografia in uso, del traffico e della distanza fisica dal server VPN. In caso di rallentamenti significativi, è opportuno selezionare un server più vicino alla propria posizione geografica. Inoltre, alcuni provider di servizi Internet potrebbero limitare la banda durante l’uso delle VPN (fenomeno noto come throttling).

 

Conclusioni

L’uso di una VPN su Linux è fondamentale per proteggere i propri dati e la propria privacy. Abbiamo visto una classifica dei migliori provider di VPN per Linux, sottolineando come i servizi offerti da questi siano preferibili alle VPN open source.

Gli utenti in cerca di un ulteriore livello di protezione dovrebbero affidarsi anche a soluzioni come Bitdefender e Avast, che offrono una protezione globale contro virus, malware e altre minacce, il tutto in tempo reale e con costanti aggiornamenti. Insomma, l’uso di Avast o Bitdefender con una VPN per Linux garantisce la massima protezione dei propri dati, così da poter navigare in totale sicurezza, senza preoccuparsi delle varie minacce alla nostra privacy, e non solo, presenti oggi sul web.

Domande frequenti sulle migliori VPN per Linux

Linux ha una VPN open source integrata?

Linux non presenta una VPN open source integrata, ma supporta varie soluzioni di questo tipo, facilmente installabili e utilizzabili nelle varie distribuzioni del sistema operativo del pinguino.

Qual è la migliore distribuzione Linux per la privacy?

Sono diverse le distribuzioni Linux che fanno della privacy uno dei loro punti di forza. Tra queste possiamo citare Tails, Whonix, Kali Linux e PureOS.

Posso creare una VPN open source per Linux in autonomia?

Sì. Tuttavia, si tratta di una procedura molto complessa, che richiede una conoscenza approfondita di Linux, reti e sicurezza informatica.

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