Meno di due anni fa scrivevamo di un possibile ridimensionamento di Project Titan, progetto Apple che aveva probabilmente come obiettivo la progettazione e la realizzazione di un veicolo a guida autonoma: Apple ridimensiona le sue ambizioni sulla guida autonoma?.
Secondo fonti vicine alla società di Cupertino, Apple avrebbe contattato almeno quattro aziende che le fornirebbero i sensori LIDAR, peraltro utilizzati anche da Waymo (Google/Alphabet) per i suoi veicoli in fase di test nell’area di San Francisco e di Phoenix (USA): Veicoli a guida autonoma: Waymo ha percorso 6,4 milioni di chilometri.
I nuovi sensori che, lo ricordiamo, sfruttano una tecnica di telerilevamento per determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser (vengono usati per creare una riproduzione 3D della sede stradale e di tutto ciò che si muove su di essa), saranno di nuova generazione e verranno valutati dagli ingegneri di Apple.
Sempre stando alle voci di corridoio, anche la Mela starebbe comunque lavorando in autonomia sullo sviluppo di un sensore LIDAR.
Le indiscrezioni confermerebbero le rinnovate ambizioni di Apple di entrare nel mercato dei veicoli a guida autonoma.
La società guidata da Tim Cook starebbe cercando sensori LIDAR più compatti, meno costosi e più semplici da produrre su vasta scala rispetto alle soluzioni attualmente in uso.
I sistemi LIDAR realizzati da Velodyne e in uso su alcuni prototipi di veicoli Apple costano circa 100.000 dollari l’uno e utilizzano parti meccaniche per muovere il laser.
La Mela vorrebbe invece arrivare rapidamente a disporre di un sensore LIDAR dal design rivoluzionario e molto più affidabile rispetto alle versioni attualmente adoperate.
Il fine ultimo è certamente quello di rivaleggiare con Waymo e Tesla in primis ma allo stato attuale non è dato sapere se Apple intenda davvero realizzare un suo veicolo a guida autonoma oppure se voglia concentrarsi solo sull’hardware e software essenziale per poi avviare una collaborazione con una casa automobilistica.
Waymo ha scelto proprio quest’ultima strada progettando e assemblando il computer per la guida autonoma e siglando un accordo con Fiat Chrysler Automobiles (FCA) che mette a disposizione i veicoli veri e propri.