I GPT personalizzati, fino a poche ore fa disponibili solo per gli abbonamenti a pagamento (ChatGPT Plus, Teams ed Enterprise) sono ora disponibili anche agli utenti con un account gratuito a ChatGPT.
Questa funzionalità, disponibile da tempo per gli abbonamenti di livello più elevato, consente di analizzare grafici, porre domande su foto e svolgere altre funzioni avanzate con il chatbot creato da OpenAI. Va comunque ricordato che, per chi ha un account gratuito, vi sono ancora delle limitazioni.
Per esempio, sebbene sia possibile attingere a GPT personalizzati, la creazione degli stessi resta una prerogativa degli abbonati con sottoscrizioni a pagamento. Non solo: gli utenti paganti avranno meno limiti per quanto riguarda i prompt.
GPT personalizzati gratis per tutti ma con alcuni sostanziali limiti
Nonostante ciò, l’apertura verso tutti gli account, permetterà a molti utenti di accedere a funzioni che spaziano dal dizionario dei sinonimi e contrari fino a una guida per lo shopping IKEA.
Tra i tanti vantaggi legati ai GPT personalizzati figura anche l’analisi dei dati e la creazione di grafici, connettendo il chatbot con informazioni presenti su piattaforme come OneDrive e Google Drive.
Questa apertura di OpenAI, oltre a mantenere l’attenzione sul suo chatbot, potrebbe far “assaggiare” le capacità avanzate del chatbot, spingendo anche gli account gratuiti a cedere e dunque passare a un piano a pagamento. Di fatto, questa concessione è un upgrade considerevole per gli utenti occasionali che si divertono, di tanto in tanto, a testare le enormi potenzialità di ChatGPT.
Nel frattempo, la startup diretta da Sam Altman si sta muovendo, con altre aziende del settore, per garantire un utilizzo sempre più consapevole e sicuro dell’Intelligenza Artificiale. Tutto ciò avviene mentre ex membri di OpenAI hanno messo in guardia i politici rispetto ai comportamenti dell’azienda, ritenuta da essi come potenzialmente molto pericolosi.